L’altra sera, per sbaglio, ho digitato il numero 11 nel telecomando. E’ apparsa una schermata nera e l’avviso “assenza di segnale”. In fondo, la chiave della nostra attuale situazione sta tutta in una parola: assenza.
Assenza di denaro. Quanti soldi ci devono? Gli stipendi non saldati a chi è rimasto, cioè 4 dipendenti ancora in forze per ragioni evidentemente estranee alla logica (non possono lavorare), dovrebbero essere 13. Due in più del numero del nostro canale vestito a lutto. Ma non ne sono così sicuro.
Assenza di ammortizzatori sociali. Ci hanno affibbiato e reiterato la cassa integrazione in deroga. Per chi non lo sapesse, “deroga” sta per “i soldi arrivano quando ci sono e se ci sono”. Non ci sono quasi mai ma sembra non importi a nessuno. Lo Stato ci deve ancora tre mesi di integrazione al reddito del 2014. Tre mesi che, per noi, non rappresentano un’integrazione bensì il reddito in questione. Gli ultimi soldi usciti dalle tasche del nostro editore e finiti nelle mie sono stati, in un’indimenticabile primavera in fiore, un paio di centoni in contanti magnanimamente distribuiti a mo’ di obolo e incassati dopo aver guardato in faccia la vergogna e deciso che, in fondo, quei quattrini mi servivano sul serio. Era, quello, un pittoresco “patto tra gentiluomini” tra un paio di sindacalisti sull’orlo di una crisi di nervi e un editore che, come Will Coyote, scopre di avere oltrepassato l’orlo del precipizio solo quando guarda giù. E’ durato poco, quel patto.
C’è un’altra, grande assenza in tutta questa vicenda: la fiducia. In chi o cosa riporla? Nelle trattative con presunti investitori italiani e stranieri, alcune delle quali ormai avvolte nell’aura della leggenda e rivelatesi poco più che “pour-parler” se non gigantesche balle? Oppure nel macchinoso sistema delle procedure pre fallimentari che “congela” tutto ma proprio tutto, noi compresi, in attesa che l’attesa produca altra attesa e poi ancora un pizzico di pazienza, convincendoti che le calende greche esistono sul serio e sono tra noi? O ancora nella pronta assistenza dello Stato che potrebbe erogare da un momento all’altro i contributi della legge 448? Sono quelli del 2013, ci servono come l’aria e il ministero potrebbe erogarli da un momento all’altro. Sono mesi e mesi che potrebbe erogarli da un momento all’altro. Nessuno sa quanto passi, però, tra “quel” momento e l’altro e quanti uffici ci siano tra i due indicatori di tempo. Peraltro, siamo costretti a fidarci della promessa dell’editore di distribuire ai dipendenti le fettina di torta che sopravviverà all’assalto di creditori di ogni tipo.
Ricapitolando. La tv è spenta. I conti correnti sono congelati. I fondi della cassa integrazione in deroga non ci sono e non si sa quando arriveranno. I contributi 448 ci sono ma non si sa quando saranno erogati. Il concordato preventivo si è rivelato l’ennesimo marchingegno per prendere tempo, dal momento che nessuna idea di rilancio o di semplice sopravvivenza è stata prodotta dalla proprietà. 5stelle Sardegna va a fallire, trascinando nel baratro anche noi che, alla Causa, abbiamo regalato senso di responsabilità e sacrificio in abbondanza a chi, evidentemente, non lo meritava.
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