Pochi giorni fa Cosimo Filigheddu ha scritto un post per questo blog nel quale individuava le somiglianze tra i novax e i Sìriccio, ossia coloro che ritengono inutile il divieto di pesca dei ricci.L’argomento è serissimo, ma il pezzo era intessuto di ironia.Sono piovuti immediatamente un paio di commenti che in realtà commenti non erano, ma tristi volgarità, poche parole con inevitabili riferimenti alla cacca umana o animale.Gli autori di questi commenti sono novax, ma da quelle poche parole non si capiva. Indagando, abbiamo scoperto che esiste un ordine di scuderia – condiviso da questa vasta rappresentanza di contestatori della scienza ufficiale – per disturbare chi sparla di loro usando questa tattiche di disturbo, consistenti perlopiù nei suddetti schizzi di cacca. Senza peraltro che gli autori rivelino loro stessi o facciano riferimenti espliciti al loro credo novax.Questi interventi maleducati, per quanto vuoti e inutili, hanno però il potere di distogliere spesso il lettore dalla lettura (“ah, è una stronzata: allora mi risparmio la fatica di leggere”) e di dissuadere chi volesse intervenire nel merito dell’argomento, perché infilare il proprio commento tra certe volgarità è certo antipatico. Magari un commento nel quale si esprimeva dissenso verso la tesi dell’estensore del pezzo, ma un dissenso strutturato e con una sua logica.Inoltre sono una mancanza di rispetto per chi il pezzo lo ha scritto, perdendoci tempo e mettendoci impegno, nella speranza di trasmettere qualcosa di significativo al lettore.Ne abbiamo discusso in redazione.Sarebbe stata una forma di intolleranza rimuovere quegli schizzi di fango?Risposta: no, anzi, una forma di rispetto per i nostri lettori educati.La decisione che volevamo comunicarvi, infine, è che da questo momento in poi i commenti saranno filtrati e soggetti ad una moderazione.Non leggerete più inutili insulti, ma solo interventi di chi ha la seria intenzione di contribuire veramente al dibattito.Non si tratta di essere d’accordo o in disaccordo con noi. Si tratta di essere d’accordo con la civiltà.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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