GIULIO ANDREOTTI © ELISABETTA VILLA
Il personaggio di oggi è Giulio Andreotti. Tranquilli, non l’hanno clonato. Però molti lo rimpiangono. L’ho visto comparire in foto in diverse situazioni e per un attimo ho temuto di essere finito in un varco dello spazio-tempo.
Andreotti, essendo morto, è la perfetta incarnazione del principio di autorità. Mi riferisco a quella regola pratica che, in tempi di confusione, serve per eliminare dal tavolo le opzioni inutili, pericolose oppure troppo impegnative e innovative. Tutti casi in cui è meglio affidarsi a ciò che è certo, garantito, DOC, su connottu. L’altra faccia della medaglia di questo principio è il quarto comandamento (ma anche il primo). “Onora il padre e la madre” è una regola etica intramontabile, ma anche un principio pratico in caso di crisi minacciose. Ricordo a tal proposito che venne dettata al popolo ebraico in fuga nel deserto, per convincere i giovani a non mangiarsi i vecchi e a non abbandonarli agli avvoltoi, ma anzi a seguirli e accudirli e portarli con sè nella terra promessa.
Ma la salvezza degli anziani portati a spalla dai giovani, oltre che una cosa etica e che prima o poi riguarda tutti (tutti quelli che non muoiono prima), può assumere i contorni della fregatura. Specialmente quando la confusione sotto il cielo è Massima. A proposito di D’Alema, perchè il principio di autorità non vale nel suo caso? A parte i pochi burocrati di partito ancora vivi, perchè gli italiani lo amano come potrebbero amare un carciofo al posto del sellino della bici? Perchè nel suo caso, nonostante la catastrofe di Renzi, nonostante gli scenari foschi, non viene in mente a nessuno di riesumarlo per salvare il paese? Semplice, perchè è ancora vivo e si teme che possa tornare a far danni (a differenza di Andreotti, ormai idealizzabile in quanto trapassato).
Dicevo che il farsi carico degli anziani in un momento di precarietà presente e futura, rappresenta per alcune pance della società un gravame poco tollerato. Naturalmente il problema non sono gli anziani normali ma chi prende 10.000 Euro al mese di pensione. La questione sembra irrisolvibile: qualunque aggiustamento richiede tempi lunghi, e chi protesta perché giovane e squattrinato e non vuole mantenere chi si gode la sua babypensione in santa pace, nel frattempo invecchia e passa dall’altra parte della barricata.
Brutto è quando ti rendi conto che in generale le cose sembrano peggiorare, per tutti, e che essere anziani oggi è peggio di come era ieri ma è meglio-meglio di come sarà domani. Vabè, inutile fasciarsi la testa ora; meglio godersi il presente, con le piccole gioie che ci offre, per esempio i mondia…
Nacqui dopopranzo, un martedì. Dovevo chiamarmi Sonia (non c’erano ecografi) o Mirko. Mi chiamo Luca. Dubito che, fossi femmina, mi chiamerei Sonia. A otto anni è successo qualcosa. Quando racconto dico sempre: “quando avevo otto anni”, come se prima fossi in letargo. Sono cresciuto in riva a mare, campagna e zona urbana. Sono un rivista. Ho studiato un po’ Filosofia, un po’ Paesaggio, un po’ Nuvole. Ho letto qualche libro, scritto e fatto qualche cazzata. Ora sto su Sardegnablogger. Appunto.
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