Quanto è emerso, sta emergendo e ancora emergerà dal terribile disastro ambientale di Fiumesanto è stato accolto dalle forze politiche di Porto Torres e dai propri esponenti con un silenzio inquietante. Coloro che hanno governato la nostra città, gli stessi che si ricandidano per l’ennesima volta per rigovernarla, pare non abbiano niente da dire sulle mortali ferite che sono state inferte al nostro territorio ed al suo ambiente.
Tacciono. Forse perché sono gli stessi che hanno voluto il carbone! Gli stessi che hanno votato e manifestato per il quinto gruppo a carbone! Gli stessi che si sono sempre appiattiti sulle decisioni dei vertici di Enel e Endesa prima, e di E-On poi!
Tacciono. Forse perché hanno fatto parte del sistema delle consulenze strapagate e del sistema degli appalti che ha escluso la componente sana delle imprese locali , ed ha privilegiato la commistione tra affari e politica.
Tacciono! Forse perché hanno seduto, e siedono ancora, nel comitato tecnico che avrebbe dovuto vigilare sul rispetto dell’ambiente, pagati da E-ON per controllare che E-ON non inquinasse il nostro ambiente. Già, quella “commissione tecnica”, istituita al momento della stipula della convenzione tra Endesa e rappresentanti istituzionali del territorio, che aveva il compito di controllare e di relazionare sul corretto funzionamento della centrale e sul rispetto delle norme ambientali.
In realtà quella commissione si è rivelata un l’alibi, in mano all’azienda, per tappare occhi, bocca e orecchie ad eventuali contestazioni. Mai infatti, in tutti questi anni, dai documenti prodotti, è emerso niente che non fosse “perfettamente all’interno di norme o di parametri di legge”. E non poteva essere diversamente, giacché era l’azienda stessa a fornire i dati da controllare e su cui si sarebbe dovuta pronunciare.
Per un certo periodo il comune di Sassari e la Provincia, si erano rifiutati, in maniera plateale, di nominare i propri rappresentanti, ma solo perché E.On non rispettava gli impegni assunti di realizzare il “quinto gruppo a carbone”. Carbone, carbone, e ancora carbone! Carbone, il combustibile che la cittadinanza di Porto Torres, attraverso un referendum, aveva quasi unanimemente rifiutato, e che era stato invece autorizzato proprio dal sindaco di allora, quella Gilda Usai, di Forza Italia, che era stata uno dei paladini della lotta CONTRO il carbone. Carbone, sposato dalla quasi totalità delle forze politiche e dei sindacati, che abbandonando definitivamente la battaglia per la metanizzazione, che proprio a Porto Torres aveva visto la nascita e la sua più convinta adesione, ha condannato l’isola, le imprese che vi operano e le famiglie, ad affrontare costi energetici superiori anche del 40% rispetto a quelli del resto d’Italia. Carbone, ormai pressoché abbandonato in tutta Europa e che qui si continua ad invocare! Oggi anche Renato Soru, bontà sua, si esprime contro il carbone.
Ora che la situazione economica appare talmente compromessa da non far intravvedere, nel breve e nel medio periodo, alcuna possibilità di ripresa. Ora che la situazione ambientale ha raggiunto livelli pesantissimi. Ora che la salute della popolazione residente a Porto Torres appare gravemente allarmante. Oggi tante cose iniziano ad essere meno oscure e inizia ad essere meno incomprensibile il degrado continuo della nostra città. Il velo che si sta sollevando, che la Magistratura ha sollevato, fa intravvedere “sagome” che hanno sempre finto e fingono di “fare il bene della nostra città”. Queste sagome non sono moralmente attrezzate, non possiedono le competenze necessarie, non paiono più politicamente proponibili e purtroppo, molte di queste sagome le troveremo fra i prossimi candidati alle amministrative di fine maggio, senza nutrire alcun senso di colpa, alcuna vergogna, il minimo ritegno.
La speranza è che la Magistratura e tutti gli inquirenti proseguano l’opera meritoria che hanno compiuto e che stanno compiendo, che approfondiscano le indagini nella ricerca di tutti quegli atti e fatti, in dispregio della legalità, che hanno contribuito a compromettere pesantemente il presente e il futuro del nostro territorio, e la salute dei cittadini che vi risiedono.
Nata quasi a metà del secolo scorso, ha dato un notevole impulso, giovanissima, all'incremento demografico, sfornando tre figli in due anni e mezzo. La maturità la raggiunge a trentasei anni (maturità scientifica, col massimo dei voti) e la laurea...dopo i sessanta e pure con la lode. Nonna duepuntozero di quattro nipotini che adora, ricambiata, coi quali non disdegna di giocare a...pallone, la sua grande passione, insieme al mare.
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