Adesso Macron sarà felice: i sei punti di popolarità perduti nel mese di giugno si impennano grazie alla conquista della semifinale della squadra di calcio della sua nazione. Insomma, niente di nuovo sotto il sole: lo sport è la cartina di tornasole per la politica. Si è sempre utilizzato il campione o la squadra di turno per enfatizzare lo spirito nazionalistico e nascondere le problematiche interne. Il problema, seppure “normale”, è assolutamente curioso: Macron era colui che si presentò ai francesi come il nuovo, la politica diversa, altro modo di concepire il governo, riforme, riforme e ancora riforme. Ha provato di regalarsi un profilo da statista internazionale, una sorta di Obama europeo ma ha sostanzialmente fallito, anche perché la Francia non ha lo spessore degli Stati Uniti e lui non è Obama. Ha molti problemi dalle sue parti e le riforme stentano a partire: ne ha addirittura rimandato alcune a settembre con la speranza di una vittoria ai mondiali di Russia. Tutto questo mette una tristezza infinita. Hanno usato la vittoria di Bartali al Tour de France per bloccare una guerra civile dopo l’attentato a Togliatti, si è politicizzata la finale di coppa Davis contro il Cile da parte di Panatta e compagni; le vittorie mondiali della nazionale italiana sono servite a distogliere lo sguardo da alcuni macro problemi interni. Lo fanno tutti: meglio lo facevano tutti e quelli del “nuovo” biasimavano – e a ragione – lo strano utilizzo dello sport per meschini fini politici. Si scopre che si usa ancora e che Macron adesso si aggrappa a Mbappè e Pogba: due immigrati che potrebbero portare la Francia verso la conquista della coppa del mondo di calcio. Che dire: Allons enfants!
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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