Tre secoli di giornalismo. La rivoluzione dei Lumi, la formazione dell’opinione pubblica, i fatti del mondo alla portata di tutti perché ogni individuo possa esserne informato e sia in grado di formarsi un’opinione. Perché ogni individuo possa essere più libero. Tutto questo per arrivare, nel 2015, al giornalismo di Libero. Tra i fatti del mondo, per Libero, esistono anche le ascelle sudate della Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini. Per Libero è opinione degna di essere pubblicata quella di un lettore che (la leggete sotto lo screenshot del pezzo di Libero sulle ascelle della Boldrini) ritiene le donne “fortemente impegnate a sinistra brutte sporche” e abituate “a scopare con giovani arabi dotati”. Libero è quel quotidiano che ha prodotto, nei giorni scorsi, un dettagliato resoconto delle preferenze sessuali della senatrice Pezzopane, secondo quanto riferito dal suo giovane fidanzato. Libero è lo stesso giornale che, oggi 19 aprile, apre con i suggerimenti a chi gioca in borsa affinché possa speculare al meglio sul crack finanziario della Grecia. Il dubbio è sempre lo stesso: ignorare o denunciare? Il mondo di oggi è anche il risultato di questa informazione becera, strumento e veicolo d’odio e denigrazione contro il nemico politico. Libero lo trovate in tutte le principali rassegne stampa delle televisioni nazionali, i suoi giornalisti appaiono nei talk show politici. Non è un giornale della parrocchia, è un quotidiano che forma opinioni. Per questo e per amore del giornalismo vero non si può far finta di nulla.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
Renatino e i misteri di Roma (di Giampaolo Cassitta)
Cara Cora (di Francesco Giorgioni)
The show must go on (di Cosimo Filigheddu)
Vincerà Mengoni. Però… (di Giampaolo Cassitta)
Ero Giorgia, e ricanto. (di Giampaolo Cassitta)
Piacere, Madame. (di Giampaolo Cassitta)
Se son fiori spariranno (di Giampaolo Cassitta)
Ma Sanremo è Sanremo? (di Giampaolo Cassitta)
Pacifisti e pacifinti (di Simone Floris)
Lo specchietto (di Salvatore Basile)
Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
Papa Fazio (di Cosimo Filigheddu)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design