Si può perdere una giornata intera e sobbarcarsi 250 chilometri di viaggio, con tutti i rischi e le spese, per ritirare un foglio di carta che una struttura sanitaria pubblica si rifiuta di inviare via mail o via fax? Non si può, si deve. Un mese fa ho accompagnato un famigliare cardiopatico all’ospedale civile di Sassari. Doveva sottoporsi ad alcuni esami del sangue, indispensabili per verificare il buon andamento della terapia che sta seguendo. Un viaggio di 250 km, tra andata e ritorno, iniziato all’alba perché il prelievo era fissato per le 8. Nei giorni scorsi abbiamo telefonato all’ospedale per sapere se l’esito fosse disponibile. Alla risposta affermativa dell’operatore, abbiamo chiesto se si potesse avere copia di quelle analisi via mail o via fax. Niente da fare, rifiuto categorico: se le analisi le volete, ve le venite a prendere di persona. Abbiamo spiegato che sarebbe stato sufficiente anticiparne una copia, in modo da mostrarla al cardiologo che segue il paziente e correggere, eventualmente, il dosaggio dei farmaci. Niente da fare. “Dovete venirvele a prendere. Non abbiamo personale per recapitarle alla vostra Asl e non spediamo esami via mail o via fax”. Io non lo so se all’ospedale di Sassari ne facciano una questione di privacy o cos’altro. So con certezza che dovremo organizzare una giornata di viaggio per ritirare un foglio dentro una busta bianca. L’altro giorno ho avuto una lunga conversazione in chat con un amico che vive in Brasile: nell’era di internet, le distanze si annullano e il mondo è a portata di comunicazione immediata. Per certa burocrazia quest’era non è mai iniziata.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
Renatino e i misteri di Roma (di Giampaolo Cassitta)
Cara Cora (di Francesco Giorgioni)
The show must go on (di Cosimo Filigheddu)
Vincerà Mengoni. Però… (di Giampaolo Cassitta)
Ero Giorgia, e ricanto. (di Giampaolo Cassitta)
Piacere, Madame. (di Giampaolo Cassitta)
Se son fiori spariranno (di Giampaolo Cassitta)
Ma Sanremo è Sanremo? (di Giampaolo Cassitta)
Pacifisti e pacifinti (di Simone Floris)
Lo specchietto (di Salvatore Basile)
Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
Papa Fazio (di Cosimo Filigheddu)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design