Le mani. La testa. Voi prendete la materia tra le mani: pietra, ferro, legno, cuoio, pasta, poi la lavorate. Le mani eseguono ciò che la testa comanda e la materia assume una forma.
In quella forma ci siete voi. No, non la vostra vita, ma l’esatto momento della vostra vita in cui avete creato quell’oggetto: quell’imperfezione apparente, quello scarto dall’archetipo, siete voi in quel momento passato e che mai più ritornerà. L’avete fissato con la vostra arte, avete strattonato il tempo.
Come un poeta fa con un verso.
Quando battete il ferro o intagliate il legno o cucite la pelle, le vostre mani sono mosse da tutto ciò che sapete e da tutto ciò che non sapete di sapere. Nella vostra arte ci sono secoli di storia e voi la trasferite nel tempo.
La vostra vita è un viaggio, le vostre mani e la vostra mente un battello, chi impara da voi è l’Isola dove siete approdati. Siete stati Isola anche voi, ma ogni Isola è diversa da quella da cui siete partiti.
Vedi quel vaso? La linea è sbagliata, la curva troppo accentuata!
No, non è sbagliata. Quella curva sono le labbra di mia madre, il calore del bacio che mi proteggeva da bambino e mi faceva sentire invincibile. Sbagliato è essere tutti uguali, sopprimere le differenze nel metallo freddo di una catena di montaggio.
La storia siete voi, nessuno si senta escluso. È dentro quel che fate, è quel che c’è di voi in ciò che fate. È rabbia, è tenerezza, è stupore, ogni oggetto è una condizione dell’anima, una giornata diversa, una stagione. Se io sapessi costruire una sedia, la farei come quella su cui sedeva mio nonno, quando al tramonto tornava a petto nudo dalla vigna. Si sedeva all’aperto e col suo coltellino affilato tagliava fette sottili di peretta. Mio nonno seduto dopo il lavoro, nel pomeriggio d’estate che stingeva nella sera, era l’immagine della Pace. Senza quella sedia non sarebbe stata la stessa cosa, ma io non so farla. Per fortuna ci siete voi.
*(letta all’inaugurazione della 55esima edizione della Fiera dell’artigiano artistico di Mogoro).
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo e-book "Cosa conta".
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