Anche quest’anno la Compagnia teatro Sassari, con il patrocinio del Comune di Sassari e della Regione Autonoma Sardegna, nell’ambito del programma Sassari Estate, rinnova l’incontro con il suo pubblico presentando, nel Cortile Istituto Comprensivo “S. Farina – San Giuseppe (ex Scuola Media n°2) – Corso Francesco Cossiga, il Festival della Farsa 2021 con quattro appuntamenti che spaziano dal cabaret alla musica, dalla poesia al teatro.
Aprirà il festival venerdì 16 luglio alle ore 21,00 la Compagnia I Barbariciridicoli con “Sa Tzuccada de su fumu!” di Micheal Lai, Roberto Piredda e Tino Belloni, per la regia di Tino Belloni. La piecè narra delle vicissitudini turistiche di una bizzarra ed esilarante coppia di coniugi sardi, Tzia Peppanna Culimanna e Bobbore Preda Ischippiumeda. In viaggio per il mondo, Bobbore e Peppanna, ci faranno scoprire paesi, città, luoghi e personaggi diversi, presentati attraverso gli occhi stralunati e irresistibilmente strabici di chi è tutt’altro che avvezzo a itinerari turistici e culturali, ma che proprio per questo ne coglie genuinamente e rusticamente lo splendore. In questa loro avventura, Peppanna e Bobbore affronteranno le disavventure del loro tardivo viaggio di nozze in quel di Venezia, alle prese con gondole, ponticelli e piccioni, in una cornice “romantica” che farà da contrasto alla rusticità concreta e paesana dei due protagonisti. Secondo appuntamento venerdì 23 luglio p.v. alle ore 21,00 con la Compagnia “Figli d’arte Medas” che presenta “Vedrai Vedrai” da Modugno a Ivano Fossati. E’ un viaggio che copre il periodo d’oro della musica d’autore italiana. Attraverso il racconto di Gianluca Medas potremo conoscere le parole e la musica dei nostri più importanti cantautori che ci hanno accompagnato dal dopoguerra fino al mondo globalizzato. Dal vivo verranno eseguiti e cantati i brani più celebri di Modugno, Tenco, Endrigo, De Andrè, De Gregori, Venditti, Guccini, Bennato, Branduardi, Gaetano, Fossati, Dalla, Gaber solo per citare i più famosi.
Venerdì 6 agosto p.v. alle ore 21,00 la Compagnia Teatro Sassari presenta un omaggio che avrà come protagonista il grande poeta Salvator Ruju. La serata si aprirà con un recital delle sue poesie lette e interpretate da Teresa Soro, accompagnamento musicale Sabina Sanna. Seguirà l’atto unico “La turrada di lu puetu” di Cosimo Filigheddu, per la regia di Mario Lubino.
Salvator Ruju, può essere annoverato come una delle voci più autentiche e importanti della poesia sarda. I suoi temi trattano del paesaggio della città nei suoi riti più antichi e popolari. Il suo legame con il mondo contadino e autentico, egli rimpiange di quella civiltà le usanze del mondo zappadorino, l’assennata e ironica tranquillità degli umili, la loro accettazione della vita, la loro filosofia bonaria, unita alla arguta intelligenza per la battuta e l’invettiva; il ritratto di tipi umani che non sono mai caricature ma bensì personaggi veri e il mondo degli affetti, dei sentimenti di una popolazione che amava la propria città e le sue professioni dal mondo artigiano a quello degli olivicoltori e dei viticoltori. Con la “Turradda di lu puetu” Filigheddu tiene conto di questo profondo legame con la città ed immagina il ritorno del poeta, ormai vecchio, nella sua casa natia, sita in via Decimario, di fronte alla cattedrale di San Nicola abitata da un’altra famiglia. Gli abitanti del quartiere della sua fanciullezza si preparano ad accoglierlo con tutti gli onori. In questa attesa che un po’ ricorda il Beckett di, “Aspettando Godot”, i personaggi si muovono tra equivoci, litigi e anche con un pizzico di mistero unito a disincanto per la figura di un abitante chiamato il commendatore che però non appare mai. L’autore con finezza pone un quesito: Ma sono veri gli abitanti che animano il luogo natio del poeta, o sono i personaggi delle sue poesie usciti magicamente dalle pagine come in un libro animato?
Chiuderà il festival festival martedì 31 agosto p. v. sempre alle ore 21,00 la Compagnia Teatro Sassari con la divertentissima farsa in tre atti “Fuga dall’Asinara” di Mario Lubino, per la regia di Alfredo Ruscitto. Si tratta di un lavoro che si basa sulla solidità e il rigore dell’intreccio, alimentato da avvenimenti e da peripezie complicate secondo la miglior tradizione del “vaudeville”.
Il procedimento è sempre rigorosamente logico. Dalla premessa si dipanano conseguenze che a loro volta ne determinano altre. La struttura drammaturgica è costruita come un congegno ad orologeria. I personaggi vivono situazioni sempre più complicate spesso non create da loro ma dallacasualità.
Al centro della vicenda un camorrista, Felice Capone, che riesce a fuggire dalla colonia penale. Viene avvistato a Santa Teresa di Gallura mentre sta per prendere il traghetto per Bonifacio, in Corsica. In realtà si trova al centro storico di Sassari. Irrompe in un appartamento sito in Via delle Muraglie e sequestra un’intera famiglia e tutti coloro che per qualsivoglia motivo frequentano la casa.
Equivoci, colpi di scena, scambi di persona, si susseguono con un crescendo vertiginoso, che rende quest’opera ricca di una comicità che trascende l’ambiente. Grazie alla meticolosità con cui sono costruiti i personaggi, ognuno con la propria storia, le proprie debolezze e fallimenti, il tessuto della commedia è farcito di innumerevoli gags dall’esito esilarante. Prezzo unico € 10,00. Per info e prenotazioni telefonare al 349/1926011 e al 336/817361,
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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