Sabato 21 novembre alle ore 21,00 al teatro Andrea Parodi di Porto Torres secondo appuntamento con il “Festival “Etnia e Teatralità” promosso dalla Compagnia Teatro Sassari, di concerto con le Regione Sarda, il comune di Porto Torres e la Fondazione del Banco di Sardegna. La Compagnia di balletto “BSL Studiodanza” presenta “Sos disizzos si tinghene de colore” (Le emozioni si tingono di colore) , coreografia e regia di Clelia Bazzoni e Fabiana Sechi, col la collaborazione di Pasquale Murru; disegno luci Max Tanda. Si tratta di uno spettacolo diviso in quattro quadri che rappresentano l’amore, l’amicizia, l’odio e il lutto, che sono i sentimenti che accompagnano l’uomo dalla nascita sino alla morte. All’aprirsi del sipario i ballerini vestiti color carne , entrano in scena in una neutra atmosfera di luce bianca. Ad accompagnarli sarà la pittrice Elga Mangone anch’ella vestita color carne, a simboleggiare l’assenza di un qualcosa, un vuoto che ella stessa colmerà dipingendo in base al progetto ed in parte al proprio estro una tela, se stessa ed i ballerini; trasmettendo così i propri sentimenti attraverso il colore e vestendo i protagonisti dei sentimenti propri dell’animo umano. Il primo quadro: Amore. La luce sarà il bianco, come rappresentazione del caleidoscopio di tutti i colori, ma senza prisma che ne riveli i contenuti, così come in Sardegna i sentimenti si provano, ma vengono celati verbalmente. Secondo quadro: Amicizia. In sardo: amistade, in tutte le sue sfaccettature, con colori molto accesi e intensi. Terzo quadro: Odio. Saranno focalizzate e messe in scena le tematiche tragiche delle faide, in sardo “Disamistade”, si cercherà di fare riferimento alla forma di vendetta più estrema del codice barbaricino, che purtroppo è un sentimento che continua ad essere fortemente presente nella mentalità sarda. Quarto quadro: Lutto. Il colore sarà il nero più assoluto. Sarà presentato in diverse varianti, tutte tragiche, la perdita di un figlio, di un parente stretto, di un amico caro, che rappresentato con “S’attitu una forma di poesia orale improvvisata tipica della tradizione sarda in cui vengono esaltate le virtù dell’estinto. Il finale sarà accompagnato da una musica che evoca tutti questi colori insieme che poi non è altro che la metafora della vita umana, con i suoi sentimenti e le sue emozioni
Nato nel 1951, ottobre (bilancia, ma come tutti quelli della bilancia non crede nell'oroscopo). Giornalista dal 1973. Scrive anche altra roba. Ma gratis, quindi non vale.
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