All’uscita dal fornaio ho incrociato il tuo sguardo infastidito per quella mendicante con un bicchiere di plastica nella mano tesa. Avrei voluto dirti che se l’avessi guardata nei suoi occhi chiari, era assai più grande il suo imbarazzo nel dover tenere nella mano tesa un bicchiere di plastica, come una invocazione. Tu avevi due possibilità di scelta: decidere di darle una moneta o passare oltre e hai scelto di ignorarla e sei passata oltre. Avrei voluto dirti che chi chiede l’elemosina neppure può scegliere se soddisfare il suo bisogno o rimandarlo ad altra e migliore sorte. Lei neppure possiede la libertà, la possibilità, di scegliere, pure questo dipende dagli altri, da quella moneta data o negata. Avrei voluto dirtelo, ma non stavi con me e il tuo passo era veloce come una fuga, mentre in una mano tenevi l’iphone e con l’altra fingevi di cercare l’ago dentro lo sconfinato pagliaio della tua borsetta, mentre ti allontanavi diventando folla indistinta, oramai confusa, rassicurata, in quell’anonimo viavai. Volevo dirti ad alta voce, prima che fossi troppo distante: – Scusi, le è caduta una moneta! – Invece sono stato zitto e l’ho raccolta. Sono tornato davanti a quegli occhi chiari e quella mano timidamente tesa, “con le vene celesti dei polsi”, che sorreggeva un bicchiere di plastica mezzo vuoto, vi ho deposto due monete: una era la tua. Poi mi sono allontanato anch’io. Anch’io, finalmente, divenuto anonima folla salvifica, a smaltire una vergogna neppure mia.
(di Giovannimaria Mimmia Fresu)
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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