No, non l’ha presa bene Ramazzotti la mazzata inferta ad Abbanoa dall’Antitrust, ed è subito partito all’attacco in maniera abbastanza scomposta lamentando addirittura che la società di cui è Amministratore Delegato è da tempo nel mirino della giustizia: “Probabilmente perché funziona“, e per questo “malvista“.
Dunque in questi dieci anni in Sardegna gli utenti hanno tramato, hanno messo in cattiva luce una società efficiente, puntuale nel fatturare, che rispetta gli utenti, che non effettua slacci illegittimi, non fattura consumi inesistenti, eroga acqua limpida, inodore e soprattutto potabile. Dunque siamo visionari, noi sardi!
Noi utenti siamo degli ingrati che non sappiamo cogliere quello che Abbanoa e il suo Amministratore Delegato fanno per noi, in maniera efficace, efficiente e disinteressata.
Ma non finisce qui, minaccia Ramazzotti, che a differenza di quanto affermava una famosa pubblicità, evidentemente, non fa sempre bene, perché ricorrerà al TAR per ribaltare il provvedimento che impone ad Abbanoa una sanzione di un milione ottantamila euro per una sfilza di comportamenti illeciti, contrari al codice del consumo e soprattutto che hanno danneggiato per anni gli incolpevoli utenti sardi.
Dice, l’ineffabile dirigente maximo, che tutto quanto è stato contestato al gestore unico, che agisce in regime di monopolio, avveniva nel passato, che è ingiusto sanzionare Abbanoa per comportamenti pregressi, come se le multe per le infrazioni si comminassero per comportamenti di là da venire.
Ma non basta, il nostro manager megagalattico si sente vittima dell’accanimento di chi si erge a “paladino dei cittadini ma forse ha scopi molto diversi” e insinua che l’associazione che maggiormente si è battuta per far valere i diritti degli utenti-consumatori, l’Adiconsum, abbia, nei confronti di Abbanoa, “un atteggiamento politico, un protagonismo eccessivo che poco si addice a chi dovrebbe tutelare interessi collettivi“. E quale sarebbe dovuto essere l’atteggiamento di Adiconsum? Quello di imbonitore di utenti infuriati?
E per fortuna il dottor Ramazzotti non ha mai voluto partecipare ad assemblee tenutesi a Porto Torres! Ci ha inviato il povero Ivo Picciau, più avvezzo a brutte figure in platee pubbliche e in televisione, altrimenti si sarebbe reso conto, il capo di Abbanoa, quanto e quale sia il malcontento, la rabbia e l’esasperazione di una cittadinanza di oltre 22.000 abitanti costretta ad acquistare metri cubi di acqua al supermercato perché sono più i giorni in cui l’acqua non è potabile per le numerose ordinanze di divieto d’uso, che quelli durante i quali l’acqua dovrebbe esserlo ma non lo è ugualmente perché di colore improponibile e di odore nauseabondo.
E allora? E allora il dottor Ramazzotti si lascia andare ad uno sfogo di cui neanche lui è convinto: “La campagna portata avanti contro Abbanoa è stata di tipo ideologico, poco o nulla basata sui fatti. Per questo non mi stupirei minimamente nel vedere qualcuno dell’associazione Adiconsum candidato alle prossime elezioni“…
Come si può definire chi fa queste dichiarazioni? Facciatosta? Scelgano gli utenti sardi un sostantivo a caso, ma tranquilli, io non lo pubblicherò, troppo offensivo!
Un suggerimento però mi permetto di darlo all’Amministratore della società che ha da dieci anni il monopolio della gestione dell’acqua: si legga attentamente tutte le 49 pagine del provvedimento emanato dall’Antitrust, rifletta, e sappia che quelle sono solo una parte di tutte le nefandezze di cui Abbanoa si è resa responsabile in questo decennio, che i danni che gli utenti hanno subito e stanno subendo sono enormi e vanno dal danno economico al danno morale, per non parlare dei malanni fisici a trasportare ogni giorno su e giù casse d’acqua o bidoni del “prezioso” liquido distribuito (solo qualche volta) da autobotti che non si sa da dove si approvvigionino.
Tutti elementi dei quali si spera prima o poi qualcuno venga chiamato a rispondere, perché Abbanoa è un ente astratto, ma dietro quell’ente ci sono uomini e donne, che hanno responsabilità, che ricevono una remunerazione per ricoprire all’interno della società incarichi di cui dovranno essere chiamati prima o poi a rispondere e, soprattutto, al fianco di questa società c’è una classe politica locale e regionale che ha sempre trascurato i diritti dei cittadini preferendo stare al fianco di un ente che evidentemente piace, in maniera trasversale, altrimenti a quest’ora una parte o l’altra, una giunta o l’altra, sarebbero già intervenute.
Nata quasi a metà del secolo scorso, ha dato un notevole impulso, giovanissima, all'incremento demografico, sfornando tre figli in due anni e mezzo. La maturità la raggiunge a trentasei anni (maturità scientifica, col massimo dei voti) e la laurea...dopo i sessanta e pure con la lode. Nonna duepuntozero di quattro nipotini che adora, ricambiata, coi quali non disdegna di giocare a...pallone, la sua grande passione, insieme al mare.
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