Che un papero diventasse una star non lo aveva previsto nessuno, ma che fosse il più amato in quanto sfigato, irascibile, poetico, pasticcione, era davvero poco credibile. Eppure Paperino – che appare per la prima volta il 9 giugno 1934 (e compie quindi la bellezza di 85 anni) – è l’icona di un creatore visionario come Walt Disney e ancora oggi gode di ottima salute. E’ il più amato perché siamo tutti un po’ Paperino: iracondi contro le ingiustizie ma pronti a trovare una soluzione che crea, anch’essa, piccole crepe nella linearità; poveri e un filino invidiosi, ma in grado di mantenere la famiglia composta da tre nipotini vispissimi e non sempre troppo amorevoli; innamorati ed eterni fidanzati, senza il coraggio di prendere quella decisione che ci legherà per sempre alla nostra amata; sfrontati quando si tratta di affrontare i potenti ma pronti a sedersi al loro fianco all’occorrenza; geniali quando siamo sotto pressione, capaci di trovare soluzioni che mai a nessuno erano venute in mente (avete presenti i mini bot?); piagnoni e piacioni quanto basta, sempre pronti a cercare una via d’uscita per sbarcare il lunario; dolcemente bugiardi e disposti a trattare e ritrattare tutto, bravi a negare l’evidenza; primi nel fuggire davanti alle avversità e ultimi nel sostenere fino in fondo le nostre convinzioni; ci vestiamo da Robin Hood nella segreta speranza di poter ereditare tutto da zio Paperone. Insomma, a guardarlo con occhi nostrani Paperino ci somiglia moltissimo: è, in pillole, il microcosmo italiano con i molti pregi e gli annosi difetti. Siamo un po’ così: leggermente complicati e meno emozionati ma emozionabili. Siamo un popolo ad Ovest di Paperino. Da sempre.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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