“A un passo dall’assassino”, titolava La Nuova Sardegna l’11 maggio del 2015. E tante altre volte, nei mesi successivi, la svolta alle indagini è stata annunciata, lasciando credere che la soluzione del caso fosse ormai imminente.
Ed invece, ad un anno esatto dal brutale omicidio del 19enne orunese Gianluca Monni, un presunto assassino ancora non c’è.
Alle 7.30 dell’8 maggio Gianluca aspettava assieme ad altri ragazzi il bus che da Orune lo avrebbe portato come ogni mattina alla scuola di Nuoro. Ad abbatterlo furono le fucilate esplose da due auto transitate davanti al gruppetto degli studenti in attesa del mezzo pubblico: un’esecuzione feroce, compiuta in pieno giorno e alla presenza di diversi testimoni, tanto da far ritenere relativamente semplice la scoperta di dinamica e responsabili.
Un’agghiacciante pagina di cronaca nera cui, nelle ore successive, si sarebbe aggiunta la scomparsa del 28 enne di Nule Stefano Masala, la cui auto venne poi trovata bruciata alle porte di Pattada. Una sparizione connessa all’omicidio di Gianluca Monni: dai filmati delle telecamere di videosorveglianza risultava infatti che una delle auto da cui erano stati esplosi i colpi d’arma da fuoco contro lo studente era proprio quella di Masala, cui i killer l’avevano evidentemente sottratta. Di Masala, da allora, nulla si è più saputo.
Si seppe invece che il probabile innesco di questa violenza fu una rissa avvenuta a Orune qualche mese prima, durante una festa, discussione nella quale Monni fu coinvolto. Una sciocchezza, ma probabilmente sufficiente a sviluppare un mostruoso desiderio di vendetta in alcuni dei contendenti, due dei quali risultano da alcuni mesi iscritti nel registro degli indagati per l’omicidio dell’8 maggio 2015.
Nei giorni successivi, la stampa nazionale aveva puntato l’indice contro l’omertà che avrebbe ostacolato lo svolgimento delle indagini. Secondo rituale, le comunità interessate contestarono questa accusa. I fatti dicono che, un anno dopo, nulla di certo si sa sui responsabili dell’esecuzione – avvenuta in pieno giorno e nel mezzo del paese – del 19 enne Gianluca Monni. Così come nessuna certezza si è ottenuta sulla scomparsa del 28 enne Stefano Masala, sparito nelle stesse ore. Forse in questa storia non basta guardare alla follia sanguinaria di qualche balordo.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo e-book "Cosa conta".
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