L’8 febbraio del 1914 nasceva ad Ollolai Michele Columbu. Lo si ricorda per essere stato un pastore, un professore di lettere, un raffinato ancorché poco prolifico scrittore ma, soprattuto, un sardista vero, con un’intera vita dedicata a coltivare l’Autonomia della sua Isola. Lo si ricorda per i due mandati da deputato e parlamentare europeo, sotto il vessillo dei Quattro Mori, e qualcuno anche per i pochi giorni da sindaco di Cagliari, nel 1980. Però Michele Columbu il solco più profondo nella storia della Sardegna lo ha lasciato nell’aprile del 1964, quando di Ollolai era il sindaco e da Ollolai partì a piedi per una pacifica marcia di protesta. Con una bertula a tracolla ed una macchina fotografica per fissare sulla pellicola ciò che meritava di essere documentato, Michele Columbu camminò per 500 chilometri, toccando Sassari e raggiungendo Cagliari. Cosa significasse quella marcia lo spiegò al cronista della Rai, che lo intervistò mentre avanzava a piedi verso il capoluogo sardo. “Io protesto contro la miseria del mio paese”. Aveva conosciuto, da emigrante, le progredite realtà urbane del Nord Italia, cosicché l’abbandono della sua comunità dovette sembrargli insopportabile, il segno di un inaccettabile mondo a due velocità. Era una richiesta di aiuto, una lunga marcia di speranza, laddove i metodi più protocollari per sensibilizzare la classe politica regionale erano risultati inutili. Ovunque la gente lo accolse tra applausi e incoraggiamenti e lui ne trasse la forza per proseguire, fino alla destinazione finale. Michele Columbu è morto a Cagliari nel luglio del 2012, quasi centenario. Altri ne hanno raccolto il testimone, in quella corsa verso una Sardegna più giusta. Ma nessuno sembra possedere la sua falcata.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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