Il 7 giugno del 1998 Marco Pantani si aggiudica il Giro d’Italia, giungendo in maglia rosa sul traguardo di Milano. È la prima grande impresa in una corsa a tappe dell’indimenticabile scalatore romagnolo, la cui carriera poteva interrompersi dopo la grave caduta alla Milano- Torino del 1995. Tornato alle corse dopo il lungo infortunio, Pantani offrì una spettacolare dimostrazione di forza piegando nella tappa di Montecampione la resistenza del coriaceo russo Pavel Tonkov, dopo avere già mandato fuori giri nelle prime tappe alpine lo svizzero Alex Zülle, a lungo leader del Giro. A Montecampione, il 3 giugno, nelle ultime rampe di una sfiancante salita, il duello tra Pantani e Tonkov fu entusiasmante. Il russo riuscì a rispondere colpo su colpo al Pirata, ma si arrese all’ultimo scatto di quest’ultimo, su una delle salite più ripide. Un mese dopo, Pantani avrebbe conquistato anche il Tour de France, ultima grande soddisfazione di una carriera poi troncata dallo scandalo doping e dalla deriva umana di quello che, comunque sia, sarà ricordato come un fuoriclasse unico.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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