Cronisti di tutta Italia lo cercano, lo braccano, alla fine lo individuano: a Mandas. Infine riescono pure a fotografarlo e a strappargli una dichiarazione.
Il Corriere della Sera, il giorno dopo, dirà che la pista più attendibile porta in Sardegna.
Lui si chiama Fernando Petrilli, ha 26 anni, è un ragioniere nativo di Nocera, ma ha visto un concorso e nell’Isola ci si è trasferito per lavoro.
Tutta Italia lo ritiene vincitore dei 150 milioni di lire assegnati la notte del 6 gennaio con l’estrazione della lotteria della Befana, avvenuta in diretta televisiva durante la puntata di Canzonissima.
Cosa porta gli inviati di tutta Italia a Mandas?
Accade che, al momento di mostrare alle telecamere il numero del biglietto vincente, Petrilli sia seduto in poltrona nella sala televisione della pensione in cui abita, assieme alla titolare dell’alberghetto e ad un’altra donna.
Petrilli ha con sé il biglietto. Quando sente la combinazione di numeri pronunciata dalla conduttrice Aba Cercato, il ragioniere sbianca e poi sviene. Quel che accade dopo, non si sa.
Ma le due ragazze che erano con lui chiamano un giornale e la notizia si diffonde in un baleno, anche perché un altro elemento sembra mettere Petrilli con le spalle al muro. Qualche giorno prima, per le vacanze di Natale, il presunto milionario aveva trascorso qualche giorno a Roma con la famiglia. E proprio a Roma, esattamente a Trastevere, era stato venduto il biglietto vincente.
Nei giorni seguenti, la caccia ai vincitori dei cosiddetti premi di consolazione ha, per come si muovono i giornali, le stesse parvenze delle indagini per localizzare un assassino o il terrorista di un’efferata strage.
A Rho, dove è stato venduto il biglietto del secondo premio, si fa il nome di un postino, tale Andrea Bonolis, le cui smentite a poco valgono. Per il terzo è indiziato è un attore francese residente a Roma, noto per la sua taccagneria: lo avrebbe incastrato la mancia di trentamila lire elargita ad un tassista, che prontamente aveva chiamato un amico giornalista per rivelare la prova schiacciante.
Su Petrilli, le tracce fornite dalla rete sono limitate ai due giorni seguenti l’estrazione. Quel quarto d’ora di celebrità, probabilmente, fu dovuto ad un calo di pressione nel momento sbagliato, più che all’acquisto di un biglietto della lotteria nel momento propizio.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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