Domenico Modugno lanciò “nel blu dipinto di blu” e fu un successo mondiale. Il 6 ottobre 1982 apparvero, per la prima volta in televisione, gli omini dipinti di blu. Era una serie di cartoni animati prodotta dalla famosa ditta Hanna-Barbera : “i Puffi”.
La prima serie debuttò su Canale 5 e su italia 1 nella fascia preserale, quella per i bambini. Fu un successo travolgente, compresa la sigla cantata da Cristina D’Avena.
I piccoli gnomi blu che vivono nelle piccole casette a forma di fungo sono stati un piccolo spasso per alcune generazioni, compresa la mia.
Ma come, direte voi. Anche tu guardavi i puffi? No, ma li leggevo. Il fumetto originale era scritto e disegnato da Peyo e Yvan Delporte e apparve come striscia nel settimanale “Il giornalino” che a quei tempi (diciamo intorno agli anni settanta) mia nonna acquistava la domenica insieme a Famiglia Cristiana. Così, alla mia piccola età di nove anni circa ero preparatissimo sulla loro storia, su Gargamella, sul gatto Birba e su tante altre puffate.
Ammetto che rivederli in tv mi fece piacere. Era come ritornare indietro nel tempo. Però non accettai moltissimo che parlassero. Che avessero una voce diversa da quella che avevo impostato io da bambino. Non so ma mi resi conto che c’era qualcosa che stonava tra la carta stampata e il cartone animato. Ci riflettei per qualche giorno e non trovai la risposta. Penso di averla trovata oggi quando guardo ancora i Puffi con mio nipotino: i miei erano più belli perché erano figli della mia infanzia. Quella che non c’è più. In ogni caso: viva i puffi. Guardateli e non puffatevi troppo. Sono solo piccoli sogni nel blu dipinto di blu.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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