Avrebbe compiuto settant’anni. Magari avrebbe organizzato un concerto evento da “Agnese dolce Agnese” a “Firenze”, canzone triste triste triste. Ma non solo. Ivan Graziani è stato anche un grandissimo chitarrista e ha scritto alcuni pezzi indimenticabili (Lugano addio, Monna Lisa, Ballata per quattro stagioni). Era un sardo abruzzese: meglio un algherese da parte di madre e aveva nel sangue i colori della Sardegna misti a quelli dell’Abruzzo (ascoltatevi Gran Sasso, giusto per capire il personaggio). Ad Alghero tutti quelli della mia generazione conoscono Ivan Graziani e tutti affermano di averci parlato. Ci ha fatto un concerto, all’inizio degli anni ottanta e lo intervistammo quando lavoravo a Teleradio Alghero 101. Era una persona solare, con una voce molto particolare. Più che un cantautore era un “romanziere” di piccole storie. A volte i testi erano fin troppo lunghi e poco musicali ma lui, Ivan, (anagramma di navi) aveva sempre l’accordo giusto per chiudere tutto. Non è stato considerato un cantautore in senso stretto: sempre come co-protagonista. Tra Guccini e De Gregori lui, chiaramente, passava in secondo piano. Eppure certe cose rimangono e sono davvero molto belle. Monna Lisa, per esempio, è un fotoromanzo più che una canzone (“il custode si lamenta, probabilmente vuole un’altra botta in testa, ora!). Son cresciuto con le note di Lugano addio, le scarpe da tennis e gli occhi blu e, soprattutto, il seno pesante. Ho camminato tra i lupi che arrivavano e ho pensato intensamente a questa Agnese color di cioccolato, purtroppo mai baciata, ma anche alla signora bianca dei ciliegi che, come sempre, non mi ascoltava. E’ stato un momento dolce, così come una delle sue canzoni più belle (che io, almeno ritengo tale) e che ripropongo per il suo compleanno: dicevamo dell’anagramma del suo nome. Ecco, forse una delle canzoni con le parole messe al punto giusto è “Navi” con quel ritornello dove tutti ci ritroviamo perchè in fondo è difficile stare insieme se uno è libeccio e l’altro è maestrale. Son sempre venti, ma non è uguale.
Buon compleanno Ivan. Di cuore.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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