Chiudere o chiudere la Sardegna agli altri? Bella domanda che presuppone un altro approccio sistemico. Proviamo a dirla in questo modo: per recarsi in Sardegna è necessario essere vaccinati per il Covid 19 in quanto occorre preservare il suo stato di “zona bianca”. E’ antidemocratico? Limita la libertà di qualcuno?Assolutamente no: ognuno è libero di vaccinarsi o meno. Se non si vaccina però non può venire in Sardegna. Senza riunioni fiume, ordini del giorno da votare, leggi da scrivere. Semplicemente non si arriva sull’isola senza vaccino. Così come accade per chi si reca in Asia dove è fortemente raccomandata la vaccinazione antiencefalite giapponese, così come la vaccinazione anti febbre gialla per chi si reca in Africa. In alcuni paesi esiste l’obbligo dettato dal Regolamento Sanitario Internazionale, di richiedere un certificato valido di vaccinazione per la febbre gialla (anche solo per il transito aeroportuale). Ma davvero c’è l’obbligo di questa vaccinazione? Si: questi sono i paesi che richiedono obbligatoriamente ai viaggiatori, di età superiore ad 1 anno, in ingresso un certificato valido di vaccinazione per la febbre gialla: Angola, Benin, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Congo, Repubblica Democratica del Congo, Costa d’Avorio, Gabon, Ghana, Guinea Bissau, Guyana Francese, Liberia, Mali, Niger, Repubblica Centroafricana, Ruanda, Sao Tomé e Principe, Sierra Leone, Togo. Sono solo esempi. Potete trovare i vari elenchi e le varie raccomandazioni sul sito del ministero della salute, mica su Topolino o su vivere felici e contenti senza vaccino. (ecco dove potete trovare tutte le indicazioni ufficiali). Scoprirete che vaccinarsi per visitare alcuni paesi in alcuni casi è fortemente raccomandato, in altri casi è un obbligo.Mettiamola in questo modo: carissimi turisti, viaggiatori viaggianti, sognatori di mare e di cielo vogliamo continuare ad ospitarvi nel miglior modo possibile e quindi, se volete trascorrere qualche giorno nella nostra magnifica isola dovete vaccinarvi. Vi aspettiamo.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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