Oggi, 31 luglio, dovrebbe essere il quarantatreesimo compleanno di Andrea. Però non so nulla di lui. Conosco solo il nome e la nazionalità vietnamita della madre, non il cognome né il suo destino. So solo che è nato su una nave militare italiana, nel golfo indiano, il 31 luglio del 1979.
So anche che un ufficiale dell’incrociatore Andrea Doria lo avvolse in una copertina acquistata per il nascituro figlio di quel militare, che aveva la moglie in attesa.
Se qualcuno, tra quelli che leggono, sapesse qualcosa di Andrea, gli dica pure che in Sardegna qualcuno pensa a lui.
Andrea nacque tra le onde dell’oceano Indiano. Lo annunciò, al convoglio italiano, l’altoparlante di un’altra nave, la Vittorio Veneto.
Su quella nave c’era l’inviato del Corriere della Sera Giuliano Zincone, che ne scrisse nella sua corrispondenza del giorno dopo.
Però la nascita di Andrea va raccontata con un minimo più di dettagli, perché resta una storia di solidarietà umana oggi improponibile.
La guerra del Vietnam era finita da pochi anni e nel Paese si era insediato il regime di Ho Chi Min. Un regime feroce, che costrinse i vietnamiti del sud a fuggire in cerca di salvezza, avventurandosi nell’Oceano a bordo di pericolanti bagnarole. Li chiamavano Boat people. Cercarono asilo in Malesia, vennero respinti o reclusi in campi di concentramento.
Tiziano Terzani documentò il tutto a metà giugno, mostrando all’opinione pubblica europea quegli sventurati in balia dell’abisso. Ci furono molti appelli affinché si mobilitasse la macchina dei soccorsi, uno per tutti quello di Jean Paul Sartre.
Il presidente della Repubblica Italiana si chiamava Sandro Pertini ed era uomo di cuore tenero, a meno che non avesse di fronte a sé un fascista.
Chiamò il presidente del Consiglio Giulio Andreotti, che forse il cuore altrettanto tenero non lo aveva ma non mancava certo di fiuto politico. Andreotti sentì il ministro della Difesa Ruffini e venne concordato un piano d’azione.
Decisero che l’Italia doveva offrire il suo aiuto e affidarono la missione al capo della protezione civile Giuseppe Zamberletti.
E Zamberletti decise che la Marina Militare avrebbe navigato fino al golfo del Siam per caricare a bordo i Boat People.
Vennero chiamati a rapporto gli ammiragli della Andrea Doria e della Vittorio Veneto, in quel momento all’ancora a Tolone e Barcellona, cui venne affiancata la nave appoggio Stromboli.
Si pose un problema, immediato: come comunicare con i vietnamiti in fuga? Andreotti, cui non mancavano certo le entrature in Vaticano, ottenne dalla Santa Sede un paio di missionari indocinesi in grado di fare da interpreti, un altro vietnamita bilingue venne individuato tra gli studenti universitari di Trieste e immediatamente aggregato alla missione.
Ci sono, ancora oggi, molte testimonianze dei protagonisti sul momento in cui appresero dell’inizio della missione e altrettante memorie di viaggio, una navigazione di circa 12 mila chilometri iniziata il 2 luglio del 1979. E non ho motivo di dubitare di quanto tutti hanno sempre riferito, ovvero dell’entusiasmo generale con cui quella missione venne accolta dagli interi equipaggi, ultimo marinaio compreso.
La Vittorio Veneto portava con sé un elicottero Augusta, che si levava in volo ogni giorno alla ricerca di battelli alla deriva.
Si disse che la solidarietà nascondeva una subluminale forma di propaganda politica, poiché questi disperati fuggivano da un regime comunista.
Cazzate. Vennero messe in salvo e ospitate in Italia 907 persone.
Andrea era tra queste.
Gli auguro buon compleanno e spero abbia una vita felice.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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