Meglio il romanzo o il film?
Alzi la la mano chi ha visto, almeno una volta, il colossal cinematografico- tanto amato quanto odiato- di Victor Fleming. Alzi la mano, chi invece, ha letto il libro da cui il film è tratto, e chi conosce qualcosa della sua scrittrice, Margaret Mitchell. Eppure, il romanzo può vantare una serie di numeri che non molto hanno da invidiare alla trasposizione in technicolor della Metro-Goldwyn-Mayer: dieci anni di lavoro, Premio Pulitzer nel 1937-anno successivo alla pubblicazione-candidatura al premio Nobel per la Mitchell, 30 milioni di copie vendute sino ad oggi. Meglio Ashley o Rhett? Sarà per questo successo che la Mitchell si permetterà di non scrivere nient’altro e anche di non vedere di buon occhio la realizzazione del film, per cui declinerà l’invito alla stesura della sceneggiatura. Meglio Melania o Rossella? A dirla tutta, pare che l’autrice non volesse nemmeno pubblicare il romanzo. Testarda, così tanto da rifiutare di anche solamente pensare ad un sequel. Saranno degli eredi a cedere anni dopo e ad autorizzare scempi come Rossella, libro prima e film-manco a dirlo-, poi. Pare che almeno una cosa, di tutto il furore che circondò il romanzo/film, non dispiacque alla furba Margaret: Clark Gable. Sudisti o Nordisti? Beh, sì, perché dietro il melodramma ci sarebbe anche la storia della guerra civile americana… Per rimanere in ambito politico, pare che Eleonor Roosvelt si sia addirittura candidata per il ruolo di Mami, andato poi a Hattie McDaniel. E la celebre frase finale del film? Pare sia presente anche nel testo, mi correggerete se sbaglio. Se poi vi va, dite la vostra sull’annoso dilemma: meglio il romanzo o il film?
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