Il 3 novembre 1534 Enrico VIII d’Inghilterra emana l’Atto di supremazia, col quale sancisce la sua autorità assoluta sulla chiesa britannica aprendo di fatto lo scisma anglicano. Conoscete la questione, no? Enrico VIII, monarca col testosterone a mille, voleva levarsi dai piedi la moglie Caterina d’Aragona, molto amata dal popolo inglese ma accusata dal Re di non sapergli dare un erede maschio. Enrico in realtà stava già trafficando con Anna Bolena, figlia di un diplomatico molto reputato che l’aveva introdotta a corte in giovanissima età. Anna era sorella di Maria, presenza conosciuta dai maschi di molte corti europee per la sua ampia disponibilità, con cui pare Enrico avesse avuto une relazione. Anna però non si concesse per anni e pose delle condizioni alle arrembanti avances del re, evidentemente vedendolo disposto a tutto. In primis, gli chiese di divorziare da Caterina. Enrico, innamorato alla follia, si arrese senza condizioni alle pretese dell’amante, chiedendo al Vaticano che le sue nozze venissero invalidate. Nel delicato contesto diplomatico di quei tempi e per la necessità di mantenere buoni rapporti con la corona spagnola, il Papa Clemente VII respinse la richiesta. Enrico rispose con L’atto di supremazia, creandosi una chiesa tutta sua per non dover sottostare agli ordini di Roma. E poco importa che l’amore che strappa i capelli con Anna Bolena fosse sfiorito subito, a tre anni dal matrimonio celebrato nel 1533, finito in un processo basato sulle accuse più infamanti a lei rivolte dal capriccioso coniuge e con la detenzione nella Torre di Londra, dove Anna morì. È una delle pagine della storia moderna più discusse, fonte di grande soddisfazione per i docenti di ogni ordine e grado: quando agli studenti si racconta che dalle pretese di un’ambiziosa signorina è nata una Chiesa, si può essere certi del loro interesse per la lezione.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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