Iniziamo dalla fine. Alla fine del 1992, una delle trasmissioni di punta della RaiTre di Angelo Guglielmi è “Telefono giallo”. Unisce, cosa rara, il rigore del miglior giornalismo d’inchiesta ad ascolti da primato, un patrimonio crescente di spettatori costruito in cinque stagioni di investigazione su casi di cronaca nera rimasti irrisolti. Corrado Augias di Telefono giallo è coideatore e conduttore: una conduzione calibrata, colta, ma indubbiamente sostenuta dal fiuto del giornalista di talento e, dietro le quinte, da una redazione di spessore. Ed eccola, la fine: nel momento di massima gloria, inspiegabilmente o forse troppo spiegabilmente, la Rai decide di cancellare Telefono giallo dal palinsesto. E a poco serviranno le sfuriate dì Guglielmi contro la dirigenza della televisione di Stato. Avevo 16 anni quando, il 29 settembre del 1987, fui tra coloro che assistettero alla prima puntata della trasmissione. Esattamente ventotto anni fa. Non ne persi più una e a quelle inchieste devo buona parte della mia passione per il giornalismo. Il processo Carlotto, l’omicidio di Giancarlo Siani, la scomparsa dell’avvocato Manuella e quella di Emanuela Orlandi, per concludere con la strage di Capaci. Ero davanti allo schermo anche la sera in cui un militare anonimo, colto dal rimorso, fece squillare il telefono giallo per ammettere che sul caso di Ustica molte verità erano state soffocate dall’omertà. L’inchiesta, dopo quella soffiata, venne riaperta. Negli anni in cui l’emittenza commerciale imponeva ritmi e gusti, quella di Telefono giallo resta per me la migliore televisione mai prodotta in Italia. Infatti l’hanno chiusa.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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