Il 10 ottobre 1929 Peppino De Filippo sposa la collega Adele Carloni. Lei era un’attrice di rivista, lui figlio del grande attore e regista Scarpetta e, soprattutto, fratello di Eduardo. Ecco, la storia dei due fratelli l’ho conosciuta da grande. Da bambino Peppino de Filippo per me era il mitico “Pappagone”, da adolescente era il fratello scemo, la spalla simpatica di alcuni film con Totò (il più bello sicuramente Totò Peppino e la malafemmina), da adulto compresi che Peppino De Filippo è stato forse uno dei più grandi attori italiani assolutamente dimenticato e sempre dietro quell’ombra ingombrante del fratello Eduardo. Ho rivisto da poco Totò Peppino e la malafemmina. C’è dentro tutta la commedia all’italiana. C’è il nord e il sud, c’è Napoli e Milano, i luoghi comuni (la nebbia) c’è quella voglia bellissima di far ridere con intelligenza e con bravura. Film del genere non si producono più da tempo. Molti hanno ricostruito quei passaggi: su tutti Renzo Arbore quando in FF.SS. rifà il verso a Totò e Peppino e si presenta a Milano in mezzo alla nebbia con un coltello per poter dire “A Milano c’è una nebbia che si taglia con il coltello” e la grandissima intepretazione di Benigni e Troisi nella scrittura delle lettera a Savonarola in “Non ci resta che paingere”: un chiaro omaggio alla lettera di Totò e Peppino (punto, due punti, punto e virgola). Peppino era una spalla favolosa, un grande interprete, una persona triste che visse con dolore l’astio con il fratello Eduardo. La faida si ricompose solo alla fine, quasi in punto di morte. Per me Peppino sarà sempre quello con gli occhi forti e chiari: una persona di una serietà assoluta con la rarissima arte di far ridere.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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