Ci ritorno su Laura Antonelli ma più che per ricordarne la morte (lo avevo fatto, appunto, il 22 giugno del 2015) per festeggiare la sua data di nascita (28 novembre 1941) e per dire che lei, Laura, è stata l’icona bellissima della mia generazione. Avevo 14 anni quando uscì Malizia (vietato ai minori di 18 anni) e le provai tutte pur di entrare al cinema Miramare, ad Alghero. Non ci fu nulla da fare. Le scene me le raccontò Antonio, giovane diciottenne orgoglioso di aver varcato le soglie del cinema e aver visto la divina Laura.
“Si vedeva tutto”. “Tutto tutto?” “Tutto”. Quel tutto mi fece star male per giorni e settimane e mesi. Non era pensabile amare terribilmente una persona solo dai racconti di Antonio. Mi si ripresentò l’occasione due anni dopo con il film “Divina creatura” un film che, a dire il vero, non brillò per la bellezza della storia. La cosa curiosa è che la commedia, ambientata negli anni venti, vedeva come protagonisti attori “importanti”: come Marcello Mastroianni, Michele Placido, Duilio del Prete ma, soprattutto (per me) c’era la bellissima Manuela Roderighi interpretata da Laura Antonelli. Il film e la storia sinceramente non li ricordo molto bene ma la scena in cui lei gira nuda per sette minuti ecco, quella me la ricordo bene. Avevo sedici anni e per la prima volta vedevo tutto. Ma tutto tutto. Altri tempi direte voi. Certo, altri tempi. Riuscire ad entrare, a sedici anni, in un film vietato ai diciotto era considerato un’operazione audace. Ecco la parola per quei tempi: audace. C’è quasi da sorridere davanti a ciò che capita oggi. Però io, a Laura Antonelli ci ho voluto bene, ma bene veramente. Tutta tutta.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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