«Camminare e non essere volgari, con tutte queste tette, è impossibile». Oggi, passatemi la licenza poetica, parliamo di tette. Di quelle di Sabrina Ferilli che insieme alla sua portatrice compiono 54 anni. Sabrina è nata il 28 giugno del 1964 ed oggi e il suo compleanno. Di Sabrina ci si innamora subito: per quel suo sorriso accattivante, quei suoi modi forse troppo romaneschi e popolani e per le sue splendide tette. Giusto per non passare per omofobo faccio parlare Sabrina del suo seno: «Ho una mia teoria sul seno. È proprio dal seno che si capisce il carattere di una donna. Le donne generose, coraggiose, le partigiane hanno sempre belle tette. Più c’è avarizia, scarsa disponibilità, più la tetta si rimpicciolisce e s’ammoscia». Credo sia una delle frasi più belle dette da una donna sulle tette. Sabrina è, a suo modo, un personaggio che sa di piacere. Non ha Instagram, Facebook, è sempre stata considerata un’attrice mai troppo brava e, forse, neppure troppo bella. Formosa si. Come la Loren, la Biagini e Sandra Milo. Una che piace agli uomini ma non solo. Una che sui chili in più ha le idee chiare: «Non credo che la carne debba far paura, anzi, al contrario. Più c’è carne meglio è. Le persone pelle e ossa simbolicamente emanano immagini di sofferenza e di malattia. La carne è equilibrio, serenità. Non bisogna certo eccedere, però meglio tre o quattro chili in più che in meno. Sembra che il magro e il patito sia più intelligente perché soffre. Quelli che stanno bene preferiscono donne formose. I disturbati psichicamente, invece, le anoressiche». Ha dichiarato di essere una donna pratica, è cresciuta vendendo l’Unità porta a porta e ha sentito, fin da piccola, i discorsi di Pajetta, Napolitano e Berlinguer. E, a quanto pare, non ama i preliminari: «Ho sempre detestato i preliminari… Mi urta i nervi l’idea di una ventina di minuti di preliminari per arrivare al dunque. Se lui lo volesse, guarda, gli direi, ’sti preliminari senza offesa falli con un’altra perché io non ci voglio avere niente a che fare… Questo senso di praticità che ho innato diventa un limite, un difetto. Io tarpo le ali, sono pratica, sono una sforbiciata…». Sabrina è Sabrina e a me è sempre piaciuta da morire. Soprattutto per il suo sorriso travolgente e… Insomma, aguri Sabrì!
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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