Sulla prima pagina di molti quotidiani nazionali, il 27 giugno del 1962, campeggiava la foto di un uomo sorridente, perfettamente pettinato, fasciato in una tuta spaziale.
Si chiamava Walter Schirra e la Nasa lo presentò proprio quel giorno al mondo, indicandolo come l’astronauta selezionato per fare qualche giro attorno al pianeta Terra a bordo di una navicella. Cosa che al tempo faceva molto clamore, perché la conquista della Luna era di là da venire e la competizione oltre il cielo tra russi e americani era cosa appassionante.
Schirra i suoi giri attorno alla terra li fece davvero, nell’ottobre di quel 1962 segnato dalla crisi dei missili di Cuba. Ebbe poi una bella vita negli Stati Uniti, tutta attraversata nell’ambito scientifico della Nasa e delle missioni spaziali.
Ma la vita di Schirra è rimasta appassionante anche dopo la morte. avvenuta nel 2007. Qualcuno si è ricordato che nei giorni della sua missione, sessant’anni fa, un quotidiano napoletano ne aveva accreditato origini italiane, precisamente sarde.
I nonni di Walter Schirra sarebbero partiti a metà dell’800 da Ghilarza, passati dalla Svizzera e poi giunti negli Stati Uniti, dove nel 1923 il futuro astronauta venne alla luce. Se andate a cercare su Wikipedia, viene in effetti citata Ghilarza quale centro d’origine della famiglia.
Però forse Schirra di queste sue radici nulla sapeva. Un bell’articolo di Claudio Zoccheddu su La Nuova Sardegna del 21 luglio 2019, ha indagato su questa misteriosa origine sarda di Schirra. Secondo il sindaco di Ghilarza, la difficoltà nel trovare tracce scritte starebbe nella mancanza di registri anagrafici comunali al tempo dell’emigrazione della famiglia in Svizzera.
Teniamoci il dubbio.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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