La sorte delle torri del World Trade Center di New York è associata ad una sequenza di numeri che vanno a comporre una data: 11/09/2001. Per chi c’era e aveva un’età anagrafica sufficientemente avanzata, non è difficile richiamare alla mente quel giorno. Molti di noi ricordano dove si trovavano, cosa facevano, con chi erano. Io, ad esempio: pomeriggio a studiare, per poi scendere al piano di sotto, accendere il televisore e vedere le tori in fiamme come due enormi ceri. Riusciremmo a spingere le potenzialità della nostra memoria fino a cercare di ricordare momenti e situazioni legati ad un’altra data, quella del 26/02/1993? Cosa facevo, io, il 26 febbraio del 1993? Di questo parlerò in seguito. In quel giorno il cuore palpitante di Manhattan subiva un attentato che, fino ad allora, sarebbe stato ricordato come uno dei più gravi mai verificatisi in territorio americano: Ramzi Yusuf, cittadino kuwaitiano, e sette complici adottarono la tecnica già sperimentata dal terrorismo di matrice islamista nel teatro mediorientale: quello del camion bomba. La miscela esplosiva di 680kg avrebbe dovuto causare, secondo i piani, una deflagrazione capace di far crollare i due giganti di cemento e acciaio l’uno sull’altro. Il piano fallì, causando però sei morti e oltre mille feriti. Numeri diversi quelli dell’attentato che sarebbe seguito otto anni dopo. Sono in molti a credere che l’attentato del 1993 sia stato sottovalutato, anche a fronte di un’ inquietante coincidenza: lo zio di Yusuf, Khaled Sheikh Mohammad, sarebbe stato tra le menti della strage del 2001. Yusuf sconta una pena all’ergastolo negli USA e ha dichiarato di essersi convertito al cristianesimo. Sì vabbè, ma vi ho scritto sopra che avrei raccontato cosa facevo il giorno del 26 febbraio 1993. È molto semplice: non me lo ricordo.
16marzo1978: il giorno in cui persi l’innocenza. (di Giampaolo Cassitta)
Cutolo e l’Asinara (di Giampaolo Cassitta)
Gatti, amore e carabinieri. (di Giampaolo Cassitta)
Buon compleanno Principe! (di Giampaolo Cassitta)
Hanno vinto davvero i Maneskin! (di Giampaolo Cassitta)
Break news: Fedez e Francesca Michielin vincono il Festival di Sanremo.
Grazie dei fior. (di Giampaolo Cassitta)
Hanno vinto i Maneskin. Anzi, no. (di Giampaolo Cassitta)
Capri d’agosto (di Roberta Pietrasanta)
Il caporalato, il caporale e i protettori (di Mimmia Fresu)
Marshmallow alla dopamina (di Rossella Dettori)
377 paesi vivibili (di Roberto Virdis)
Per i capelli che portiam (di Mimmia Fresu)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Unisciti a 17.624 altri iscritti
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design