Erano le cinque del pomeriggio del 26 novembre del 1977, quarant’anni giusti ad oggi, quando i non credo molti ascoltatori della emittente inglese Southern television notarono l’inspiegabile conflitto tra audio e video nell’oscuro sceneggiato in onda in quel momento: le immagini non c’entravano un fico secco col sonoro. Quel disturbo durò sei minuti e seicento parole e divenne celebre come “interferenza di Vrillon”. Un buontempone rimasto ignoto riuscì ad infilarsi nelle frequenze della Southern television per leggere un messaggio al genere umano, lasciando credere di chiamarsi Vrillon e di rappresentare una specie aliena. Un messaggio pacifista e pieno di riflessioni, una sintesi tra gli stili di Niki Vendola e del Mago Otelma che iniziava così: “Questa è la voce di Vrillon, un rappresentante del Comando Galattico di Ashtar, che vi parla. Per molti anni ci avete visto come luci nei cieli. Vi parliamo ora in pace e in saggezza, come abbiamo fatto con i vostri fratelli e sorelle, dappertutto, sul vostro pianeta Terra”. E via col sermone, dai toni molto più rassicuranti rispetto all’invasione annunciata via radio da Orson Welles. Nessuno seppe mai il nome del responsabile, anche se nel 2003 le autorità inglesi fornirono il nome di un sospettato, ma senza entrare nei dettagli. Sicuramente Vrillon si sarà sbellicato nel leggere e ascoltare il dibattito, divampato sui giornali di tutto il mondo, tra coloro che pensavano ad uno scherzo e i tanti convinti di avere davvero a che fare con un predicatore marziano.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo e-book "Cosa conta".
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