Provate a farvi una passeggiata tra Alghero e Bosa e fermatevi verso capo Marrargiu. Oggi è il centro di una riserva naturalistica ed è un pezzo bellissimo della nostra isola. Il mare ha dei colori intensi, trasporta rumori e infiniti silenzi. Da ragazzino avevo un amico che conosceva alcuni americani della NATO; riusciva ad entrare all’interno della base americana e fare il bagno in un piccolo anfratto. Invitò anche me e anche io riuscii a vedere quel pezzo di mare “segreto” dove incontrammo (era il 1975 se non ricordo male) uno strano signore che si presentò come un pescatore. Ci disse che lo pagavano gli americani per stare sempre su quegli scogli, per pescare e osservare l’alba e il tramonto. Era, per i miei giovani occhi, un mestiere bellissimo. Poi, da grande cominciai a capire. Nel 1960, da quelle parti, fu realizzata una base militare segreta dove si organizzò il famoso piano Solo e, successivamente ospitò alcuni gladiatori. Si narra, infatti, che quella di capo Marrargiu fosse una base di addestramento di Gladio e che dentro quella storia c’entrasse, abbastanza, il SIFAR (il servizio segreto delle forze armate) Licio Gelli. Probabilmente, anzi, quasi sicuramente, da quelle parti si decisero molte cose della strategia della tensione. Il 24 ottobre del 1990 l’allora primo ministro Giulio Andreotti rivelava davanti al Parlamento e quindi raccontava agli italiani che era esistito, davvero, un esercito clandestino paramilitare che avrebbe avuto parte della strategia della tensione tra la fine degli anni 60 e l’inizio degli anni ottanta. Parliamo di Piazza Fontana a Milano, Piazza della Loggia a Brescia, la strage del treno Italicus, dell’aereo di Ustica, della strage di Bologna, di tutte queste stragi impunite e che rappresentano un pezzo terribile della nostra esistenza. Questa storia mi rimase impressa negli anni. Decisi di costruire una mia strana visione (la potete leggere, se credete, nel romanzo “Il piano zero” Arkadia editore) partendo da quel mare che avevo conosciuto un giorno, con quello strano pescatore pagato dagli americani per raccogliere il silenzio. Probabilmente avevo incontrato un gladiatore.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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