Il 24 maggio del 1943 il 32 enne dottor Josef Mengele viene promosso responsabile del campo nomadi nel lager di Auschwitz, dove inizierà i suoi abominevoli esperimenti di eugenetica sui deportati. Diventerà famoso con l’appellativo di “Angelo della morte”, per i suoi modi gentili nelle relazioni con i prigionieri su cui conduceva i test medici finalizzati all’igiene razziale. Antropologo e medico, Mengele è uno dei più raccapriccianti esempi di applicazione della follia nazista in ambito scientifico. L’igiene razziale prevedeva l’eliminazione di quelle forme umane ritenute imperfette, tra cui nomadi ed ebrei, nonché di favorire tecniche di selezione conformi ai canoni cari ad Hitler. Testimonianze dirette riferiscono del suo tentativo di trapiantare occhi azzurri ai neonati, per diffondere il modello ariano. Mengele sceglieva accuratamente i soggetti da destinare alle sue ricerche prelevandoli dai treni in arrivo ad Auschwitz, non esitando ad assassinare personalmente con iniezioni di fenolo centinaia di vecchi, donne e anche bambini che riteneva meno interessanti per le sue indagini scientifiche. Particolarmente ambiti erano i gemelli, su cui si sbizzarriva la sua fantasia malata da scienziato pazzo. Dopo la liberazione del campo avvenuta per mano sovietica, Mengele riuscì a scappare con documenti falsi ottenuti in Alto Adige, ad imbarcarsi a Genova e a raggiungere il Sudamerica, dove vivrà senza mai perdere la libertà fino alla fine dei suoi giorni, nel febbraio del 1979, quando un infarto lo fulminò mentre nuotava in una spiaggia brasiliana. Secondo alcune inchieste, continuò a compiere gli esperimenti in Brasile. Dimostrazione ne sarebbe l’altissima percentuale di gemelli con occhi azzurri e capelli chiari nati negli anni sessanta a Candido Godoi, un piccolo centro ai confini tra Brasile, Paraguay e Argentina.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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