Oggi agenda-rosario, con sei date da sgranare e (apparentemente) un unico filo conduttore, un normalissimo giorno dell’anno, il giorno 24 ottobre.
24.10.17 Inizia la Rivoluzione d’ottobre. Dopo mesi di disordini, nel progressivo dissolvimento della Russia zarista, avviene l’ingresso nel Palazzo d’inverno da parte delle truppe bolsceviche. Questo fatto in realtà è accaduto il 6 novembre, eppure si chiama “Rivoluzione d’Ottobre”. La discrepanza è dovuta al fatto che la Russia Zarista non aveva mai adottato il calendario gregoriano (ne parlavamo nell’agenda di qualche giorno fa) e dunque i fatti di quei giorni risultano registrati con la doppia data.
Il 24.10.22 si svolge a Napoli il raduno di quelle che diventeranno le camicie nere, la milizia fascista utilizzata inizialmente come forza di polizia e forza armata parallela a quelle istituzionali (e al servizio del Duce), e successivamente integrata all’interno delle istituzioni dell’Italia Fascista. Il raduno del 22 ottobre viene considerato come una sorta di prova generale della Marcia su Roma
Il 24.10.45 viene ratificato, dai membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’ONU e da quasi tutti gli altri stati che vi hanno aderito, lo Statuto delle Nazioni Unite. Il mondo, nello stesso anno in cui termina la guerra più devastante della sua storia (per ora), prova a progettare un futuro diverso, per niente sicuro e per niente perfetto, ma in cui per lo meno si prova a sostituire la diplomazia, il dialogo, le regole condivise e la politica, all’uso su vasta scala delle armi, fenomeno difficilmente controllabile. Ho idea che questa decisione abbia a che fare con un aumento di consapevolezza sulla necessità di affrontare anche le crisi regionali all’interno di un contesto più ampio. Un atteggiamento mentale positivo e coerente con la maturazione di un “Pensiero della Complessità”, che stava iniziando a farsi strada già dalla seconda metà dell’Ottocento, ma che solo nel Novecento conoscerà una certa diffusione, tuttora crescente, anche al di fuori del mondo scientifico.
24.10.56 inizia la risposta dell’Unione sovietica alla rivolta Ungherese, appena scoppiata. L’Ungheria era entrata definitivamente nell’orbita sovietica dopo la caduta della Germania nazista, e iniziava a manifestare insofferenza per l’eccessiva pressione dovuta all’ingerenza sovietica in ogni aspetto della vita del paese. Le prime reazioni sovietiche ai moti di rivolta del 23.10 verranno condotte, in un clima di confusione, proprio dalle truppe sovietiche già presenti nel territorio. L’Armata Rossa invece entrerà nel paese di lì a pochi giorni.
24.10.70 Salvador Allende, Capo del Governo cileno e vincitore, a Settembre, delle elezioni politiche, viene individuato dal Presidente della Repubblica uscente Frei, quale suo successore. Dallo stesso Frei verrà dunque sostenuto davanti al Congresso e qui eletto Presidente della Repubblica il 3.11 successivo. Il giorno 11.9.73 Allende verrà destituito e perderà la vita in seguito al Golpe guidato dal Generale Pinochet
24.10.2005, muore Rosa Parks, la donna che il 1 dicembre 1955, a Montgomery (Alabama), mentre tornava a casa dopo una normale giornata di lavoro nella sartoria in cui era impiegata, rifiutando di alzarsi per cedere il suo posto in autobus a un passeggero bianco entrato dopo di lei, faceva esplodere la protesta degli afroamericani e accelerava bruscamente il processo sociale, civile e politico che avrebbe portato all’abolizione, negli USA, della segregazione razzista (scrivo così perché se è vero che le razze non esistono, il razzismo invece esiste)
A scorrere l’elenco dei fatti accaduti nei vari 24 ottobre che sono esistiti, il rosario avrebbe potuto essere molto più lungo. I collegamenti tra le cose sono lì che aspettano solo di essere scoperti. Siamo noi che “scegliamo” di non vederli o di vederne alcuni in modo esclusivo.
Ma per chi, nonostante la cagnara imperversi, si sente di sinistra, è difficile non avere una specie di sussulto irrazionale, nel vedere elencati sotto una stessa data, come per chissà quale disegno, fatti così carichi di significato.
Invece è tutto normale. Perché la storia, anzi, la Storia, sceglie sempre giorni normali per manifestarsi, i nostri giorni, quelli che ogni anno tornano nonostante tutto, quelli in cui la gente cerca di vivere, come fa di solito in altri giorni qualunque della propria vita. Siamo noi, semmai, che ce ne accorgiamo quasi sempre troppo tardi per riuscire a riconoscerla.
Nacqui dopopranzo, un martedì. Dovevo chiamarmi Sonia (non c’erano ecografi) o Mirko. Mi chiamo Luca. Dubito che, fossi femmina, mi chiamerei Sonia. A otto anni è successo qualcosa. Quando racconto dico sempre: “quando avevo otto anni”, come se prima fossi in letargo. Sono cresciuto in riva a mare, campagna e zona urbana. Sono un rivista. Ho studiato un po’ Filosofia, un po’ Paesaggio, un po’ Nuvole. Ho letto qualche libro, scritto e fatto qualche cazzata. Ora sto su Sardegnablogger. Appunto.
Renatino e i misteri di Roma (di Giampaolo Cassitta)
Cara Cora (di Francesco Giorgioni)
The show must go on (di Cosimo Filigheddu)
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