In tempi di tagli dolorosi, questa Agenda non può esimersi dal ricordare quanto avvenuto il 23 giugno del 1993, a Manassas, in Virginia. In casa di John Wayne Bobbitt e della moglie ecuadoriana Lorena Bobbitt è in corso l’ennesimo litigio: lui è in cerca di attenzioni, lei è infastidita dall’insistenza del 26 enne, esuberante marito, un ex marine che lavorava come buttafuori in locali a luci rosse. La discussione trascende in litigio, infine Lorena afferra delle forbici e taglia di netto il membro del marito. Chiama la polizia, ma poi scappa in auto e getta dal finestrino la parte amputata al coniuge. Gli agenti della forza pubblica la cercano per strada (la parte amputata, non la Bobbitt) e riescono a ritrovarla, cosicché John Wayne Bobbitt può essere sottoposto ad una lunga operazione chirurgica coronata da successo: la parte anatomica viene ricomposta e l’uso del membro riacquistato completamente, come dimostrerà un film pornografico di cui Bobbitt fu protagonista alcuni anni dopo. Il processo divenne un caso mediatico mondiale, durante il quale lui dovette persino difendersi dalle accuse di torture che la moglie gli rivolse, poi risultate insussistenti. Nel 1995 John Wayne Bobbitt e Lorena Bobbitt divorziarono. Qualcosa, tra loro, si era spezzato, stavolta definitivamente.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo e-book "Cosa conta".
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