Partita dall’attuale Ghana il 18 agosto 1781, con 442 schiavi a bordo e 17 uomini di equipaggio, la nave negriera Zong arriva in Giamaica il 22 dicembre, dopo quattro mesi di navigazione. Dai suoi legni marci scendono 208 schiavi. Meno della metà. Dove sono finiti gli altri?
La Zong era stata acquistata da un gruppo di commercianti inglesi di Liverpool, incluso l’ex sindaco della città, William Gregson. La nave era stata assicurata. Gli uomini che trasportava avevano un “valore di mercato”, erano merce a tutti gli effetti. Aveva imbarcato molti più uomini di quanti potesse trasportarne, secondo le regole all’epoca vigenti sulla sicurezza.
Durante il viaggio, una serie di vicissitudini fece sì che la Zong sbagliasse clamorosamente rotta. La Giamaica apparve al suo orizzonte negli ultimi giorni di novembre ma fu scambiata per la colonia francese di Saint-Domingue. Era l’attuale Haiti. La Zong continuò la navigazione per 300 miglia prima che qualcuno si accorgesse dell’errore. Quando capirono dove si trovassero, la Giamaica era lontana almeno altri dieci giorni di navigazione. Sarebbero state sufficienti le provviste a bordo, soprattutto quelle di acqua?
L’equipaggio della Zong decise di riunirsi in assemblea. L’assicurazione non copriva la morte degli schiavi a terra né per malattia contratta durante la navigazione. Avrebbe invece pagato 30 sterline per ciascuno schiavo “sacrificato” per salvare il resto del carico o la stessa nave. Presero la decisione più atroce.
54 donne e bambini furono gettati in mare il 29 novembre. La stessa sorte, nei primi giorni di dicembre, fu riservata a 80 uomini. Uno schiavo cinese chiese inutilmente che ai suoi compagni di pelle nera venisse risparmiata la vita, negando loro, in alternativa, cibo e acqua. Coloro che ebbero la… fortuna di arrivare in Giamaica (molti altri erano morti per malnutrizione e malattie) furono venduti a trentasei sterline l’uno.
Conosciamo questa vicenda soltanto grazie ai dubbi sollevati dall’assicurazione, a processi in cui un tribunale bianco era chiamato a decidere se gli uomini bianchi avessero fatto bene o male a gettare nell’Oceano parte della loro “merce”.
Nel 2007 è stata eretta una lapide a Black River, il porto giamaicano in cui la Zong approdò. Nello stesso anno, l’Inghilterra ha commemorato i 200 anni dall’emanazione dello Slave Trade Act che abolì la schiavitù.
Commemoriamo, spesso, senza ricordare.
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