Il 22 giugno del 1983 una ragazzina di 15 anni scompare a Roma. Oggi sono passati 32 anni da quella misteriosa sparizione, ma Emanuela Orlandi non è mai tornata a casa e il suo caso resta uno dei più inquietanti ed inestricabili misteri italiani. Figlia di un funzionario del Vaticano, appassionata di musica, l’ultima traccia di Emanuela è una telefonata a casa nella quale annunciava di aver ricevuto una piccola offerta di lavoro. Da quel momento, più nulla si è saputo di lei e le tesi più disparate sono state avanzate per motivarne la scomparsa. Tra queste, il complotto interno alla Santa Sede è rimasta una delle piste più battute, da taluni messa in relazione con l’attentato a Giovanni Paolo II avvenuto due anni prima, da altri con gli accertati rapporti tra il Vaticano ed elementi criminali della Banda della Magliana, uno tra tutti Renatino De Pedis. Altri sostengono che Emanuela Orlandi sia ancora viva e si sia stabilita all’estero. Quel che è certo è che oggi avrebbe 47 anni e che di lei non si è più saputo niente.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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