Oggi tra gli scout di tutto il mondo si festeggia la giornata del pensiero, chiamata a livello globale Word Thinking day e si approfitta per ricordare anche il suo fondatore Robert Baden Powell, nato il 22 febbraio del 1857. Ho sempre amato particolarmente questa giornata perché l’ho sempre accomunata al silenzio. Si potevano trascorrere anche delle ore giocando con i pensieri, vagando e costruendo mondi possibili e, come suggeriva Baden Powell, mondi migliori. A rifletterci bene in questi momenti veloci e incontenibili la gente non pensa più. Se lo facesse non insulterebbe persone che neppure conosce e non denigrerebbe neppure il suo avversario politico. Se pensassimo più a fondo prima di agire molte azioni sarebbero senz’altro diverse. Magari gli odi feroci, le faide, le urla scomposte, se passassero nell’imbuto dei pensieri riuscirebbero a decantare e quell’onda che pareva inarrestabile diventerebbe solo acqua che ci bagna appena. Nessuno costruisce pensieri profondi e nessuno legge più le poesie che raccoglievano un futuro immenso e fertile di vita. La giornata del pensiero trascorrerà come tutte le altre tra qualche like sul social, qualche frase buttata su un post, qualche polemica, qualche indignazione, qualche momento di rabbia condito da una serie di parole amare. Il pensiero costruisce bellezza perché non è mai diretto, semplice e veloce. Il pensiero necessita di camminare tra i silenzi immacolati delle possibilità e non utilizza le autostrade delle parole semplici pur essendo semplicissimo e profondo. Pensateci: sarebbe bello poter dire di aver contribuito ad un minuto di silenzio e in quel minuto sorridere. Sorridere soltanto.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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