“Non ti scriverò una lunga lettera, anche se avrei centinaia di cose da raccontarti, perché preferisco raccontarle a voce sabato. Tuttavia devi sapere […]. Mi è capitata una cosa estremamente gradevole, che non mi aspettavo affatto quando sono partita: tre giorni fa sono andata a letto con il piccolo Bost”
È un frammento di una lettera che Jean Paul Sartre riceve dalla sua compagna di vita, Simone de Beauvoir, nel luglio del 1938. È lo stesso anno in cui il filosofo pubblica La Nausea, anomalo romanzo e opera simbolo dell’Esistenzialismo in cui attraverso le riflessioni del protagonista, Antoine Roquentain, Sartre descrive lo sgomento dell’uomo di fronte al mondo.
Ora, non essendo un’esperta di filosofia, la prima cosa che mi viene in mente a proposito di Sartre è che, esattamente come accaduto per un altro romanzo anomalo da me citato qualche articolo fa, decisi malauguratamente di leggere La Nausea in piena estate. Col risultato che non ne conservai un risultato positivo, ça va sans dire… Lei, invece, Simone, l’ho adorata fin dalle prime pagine del suo Una donna Spezzata. Ora che ci penso, credo lo lessi in autunno. Una raccolta di racconti talmente efficace che quasi me la fanno perdonare, Simone, nonostante il modo eccessivo con cui decise di portare avanti la sua relazione col Jean Paul. Leggete un po’ qui se pensate due intellettuali come loro, se Esistenzialismo e Femminismo non siano altro che noia. Quando lui, logorato dall’eccessiva attività intellettuale e non solo, dall’alcol e le droghe, proverà a sposarla, lei dirà di no. Ma quando Simone morirà nel 1986 saranno seppelliti insieme, nel cimitero di Montparnasse. Non in quello di Père la Chaise. Perchè Sartre fu anche uomo del rifiuto e fu proprio lui a indicare di non voler essere seppellito dove riposano le altre celebri personalità della cultura francese. Così come avvenne per il funerale di stato, che non ebbe luogo, e quel Nobel sconfessato nel 1964: “Nessun uomo merita di essere consacrato da vivo”. Oltre cinquant’anni prima di Bob Dylan.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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