Te li ricordi i giorni della Grecia, quando quegli eredi un po’ inconsapevoli di Byron e di Aristotele gridarono che l’Europa è nuda? Un po’ come il bambino di Andersen che sputtanò l’imperatore. 21 febbraio 2012, l’eurogruppo concede ai greci un prestito per evitare il default, che sarebbe il fallimento, perché in questa stagione della finanza che si sostituisce agli Stati e ai popoli e ai Governi, un Paese può fallire come un’azienda di profilattici o di merendine. E’ il mercato, bellezza! E tu non puoi farci niente. Se non si scopa più e non si mangia più fuori pasto, i prodotti sussidiari crollano. E ci fu questo prestito perché gli gnomi europei in fondo temevano che i greci gli dicessero hic Rhodus hic salta e vediamo un po’ cosa succede se noi andiamo a culo a terra e tutti si accorgono che però voi siete più nudi di noi. E ci fu il prestito, con la solita imposizione di un regime di austerità che mandò ancora di più a farsi fottere l’occupazione e le protezioni sociali e quindi l’economia nazionale. Quella vera, non quella degli spread che per allungarli gli tirano il collo come alle galline quando serve un po’ di brodo. E allora via con l’antieuropa delle Le Pen, dei Salvini e delle compagnie cantanti, all’insegna del patriottismo nero e strumentale, pronto a scendere a patti ancora peggiori con gli gnomi, una volta conquistato il potere. Tutto questo mentre il fantasma pallido della sinistra cavalca eroico il potere concesso in comodato d’uso dal vero potere, che sarebbero le élite bancarie. Se ne fotte, il fantasma pallido della sinistra, se i suoi voti vanno in massa verso la destra o si annichiliscono nell’astensione. Rimedia inventando pazzesche leggi elettorali truffaldine e per di più fatte a cazzo anche dal suo punto di vista perché ti esplodono in faccia come un fucile prodotto artigianalmente in garage. Ma in fondo va bene così a tutti: più i rappresentanti del popolo sono sputtanati e meno conta questa fastidiosa zavorra alla snella e agile struttura di potere europea. Quale zavorra? Il popolo, naturalmente. Quindi barriere doganali aperte alla moneta unica che punisce i poveri, aperte ai sacrifici dei poveri, alla classe media da distruggere, ai parlamenti da svuotare di credito, al ricatto delle delocalizzazioni quando i lavoratori cercano di sollevare la testa. E gli eredi inconsapevoli di Byron e di Aristotele che fine faranno? Boh! Figuriamoci se lo so. Io, alla luce degli eventi del Duemila, non ho neppure capito chi ha perso e chi ha vinto la seconda guerra mondiale. Cioè, l’Italia so che l’ha persa. La Germania non lo so più. Heil Bundesbank!
Nato nel 1951, ottobre (bilancia, ma come tutti quelli della bilancia non crede nell'oroscopo). Giornalista dal 1973. Scrive anche altra roba. Ma gratis, quindi non vale.
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