Ma tra Porto Torres e Stintino è scoppiata la guerra? Ne abbiamo avuto sentore nei giorni scorsi e si è proseguito con “lanci” di comunicati ora del sindaco Sean Wheeler, ora del M5S turritano. Oggi è la volta del massimo esponente dei verdi portotorresi Gigi Pittalis, entrato a far parte dell’ente parco grazie al contributo di consensi portato all’elezione di Beniamino Scarpa. In un comunicato affidato alla Nuova Sardegna, Pittalis mette il dito sulla piaga dei ritardi con cui vengono fatte le nomine dei vertici dell’Ente, accusa Diana di voler mettere le mani sull’isola, proprietà dei portotorresi, e di averci già tentato con un precedente progetto che vedeva la connessione tra Stintino e l’Asinara attraverso una condotta sottomarina per l’approvvigionamento idrico della ex Cayenna sarda. In effetti il sindaco di Stintino è uno intraprendente, è uno che ci sa fare, uno che sa coniugare gli interessi della sua comunità con le opportunità che si presentano o che vengono create. Rieletto nel giugno 2012 con un risultato quasi plebiscitario, Antonio Diana ha mostrato da sempre di avere le idee chiare per quel che riguarda quel piccolo borgo di appena 1500 abitanti con una forte economia derivante dal turismo che garantisce, in estate, pare, fino a 50.000 presenze. Stintino è un paese curato, pulito, ordinato, magari un po’ troppo cementificato, ma questo non disturba gli abitanti, discendenti di quelle 45 famiglie trasferite dall’Asinara su quel lembo di terra nel 1885, quando l’isola fu trasformata in carcere. È fisiologico dunque che Stintino e gli stintinesi guardino all’Asinara con nostalgia, con interesse e, ora che il carcere è stato dismesso (dal 1998!), ritaglino condizioni per favorire attività legate al turismo sull’isola, anche se l’Asinara è territorio di Porto Torres. E il sindaco Antonio Diana non ha mai nascosto questo interesse e queste aspirazioni. Nominato nel 2015 nel consiglio direttivo dell’Ente Parco, su indicazione della regione Sardegna, ed eletto vicepresidente, oggi Diana è di fatto presidente facente funzioni in quanto Pasqualino Federici, già commissario e poi presidente dell’Ente Parco, ha cessato il mandato nel febbraio 2016 e non è stato sostituito. Già questo aveva fatto entrare in fibrillazione non pochi portotorresi che vedevano in questa nomina l’estromissione dei “legittimi proprietari” dalle stanze dei bottoni del Parco, in più Diana sta mostrando oggi una vivacità e un’intraprendenza poco gradita alla politica turritana, spesso interessata più al proprio ombelico che a elaborare progetti o a mettere in campo uno straccio di programma per la valorizzazione dell’Isola che con la dismissione dell’industria avrebbe dovuto rappresentare una valvola di sfogo per la morente economia turritana. Ma qual è stata la scintilla che ha scatenato questo balletto di comunicati, questo dibattito che si sta sviluppando tra i cittadini di Porto Torres, stizziti e contrariati dalla prepotente ascesa alla ribalta di Stintino, visto come possibile pretendente all’annessione dell’Asinara al territorio di quel comune? Il casus belli è stato un convegno organizzato da Diana agli inizi di dicembre. In questo convegno, al quale erano invitate autorità regionali (gli assessori Erriu e Deiana e il presidente del consiglio Gianfranco Ganau) e locali (il sindaco di Porto Torres Sean Wheeler) è stato illustrato il Progetto integrato per connettere Stintino con l’Asinara. Un progetto di ampio respiro e di ingenti risorse (12 milioni di euro) da reperire attraverso fondi europei e investimenti privati, inserito all’interno delle attività di competenza dell’Area Vasta, teso alla valorizzazione e alla riqualificazione di Stintino e della diramazione di Fornelli. Un progetto promosso dall’amministrazione di Stintino che considera l’isola dell’Asinara come risorsa strategica per lo sviluppo del Nord Sardegna. Un’idea che nasce, sempre secondo il sindaco di Stintino, da diverse criticità emerse in questi anni, come l’enorme mole di traffico passeggeri e le difficoltà di accesso alla marina di Stintino, ai quali si farebbe fronte con una maggiore offerta di parcheggi, una maggiore mobilità pedonale e ciclabile e una migliore accoglienza dei turisti. Un progetto che prevede diversi interventi strutturali quali la valorizzazione del centro storico e l’ampliamento del porto, a Stintino; la realizzazione di un pontile, la ristrutturazione e la valorizzazione della diramazione carceraria, a Fornelli. È evidente che Diana pensa in grande, pensa alla sua comunità e non ne fa mistero, giacché lo ha condiviso con le istituzioni che governano l’Asinara, dall’Ente Parco, alla Comunità del Parco, all’Amministrazione comunale di Porto Torres. Dunque non di annessione si tratta, ma di connessione, una funzione di cui si sente la mancanza nei diversi livelli del dibattito politico di Porto Torres che sta ancora…aspettando Godot.
Nata quasi a metà del secolo scorso, ha dato un notevole impulso, giovanissima, all'incremento demografico, sfornando tre figli in due anni e mezzo. La maturità la raggiunge a trentasei anni (maturità scientifica, col massimo dei voti) e la laurea...dopo i sessanta e pure con la lode. Nonna duepuntozero di quattro nipotini che adora, ricambiata, coi quali non disdegna di giocare a...pallone, la sua grande passione, insieme al mare.
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