Il matrimonio viene celebrato su un’isoletta nel Mar Ionio al largo delle coste della Grecia. Lei è solo la first lady più elegante del pianeta, bella, altera, ieratica, imperturbabile, lui brutto, rozzo, vecchio e ricco. Molto ricco. Sono passati 5 anni da quando Jackie avvolgeva con le sue mani la testa del marito JFK per tenere unite le ossa del cranio ormai in pezzi. «La prima volta ci si sposa per amore, la seconda per denaro, la terza per compagnia» si lascerà sfuggire durante un’intervista quella vedova, col disincanto di chi a 34 anni ha sotterrato un marito.
Il suo secondo matrimonio con Aristotele Onassis viene stipulato come un vero e proprio business; un contratto prematrimoniale che prevede ben 170 articoli tra cui il versamento di 20 milioni di dollari prima delle nozze, un lauto risarcimento in caso di adulterio, altre voci che contemplano un elenco di eventuali rimborsi e infine un calendario di “doveri coniugali” da espletarsi convenientemente in numero adeguato e concordato consensualmente.
Quella donna che fino ad allora godeva della nomea di vedova d’America, e anche dell’apprezzamento dei cittadini statunitensi, viene svilita nella considerazione popolare. Ma è soprattutto lei a cambiare. Dopo aver appagato l’ambizione della gloria, ora rincorre quella del denaro.
Il loro, più che un matrimonio, è la puntata di una soap opera. È un carosello di feste, cocktail, paparazzi, opinioni, conteggi e, soprattutto, di desolazione. È una cartolina disegnata malamente. Già dopo la luna di miele Aristotele riallaccia i contatti con la sua ex compagna Maria Callas per riprendere la loro assidua frequentazione, proprio da dov’era stata interrotta Maria è il vero amore di Onassis e non quella “falsa moglie” di Jackie, come viene definita da entrambi. Qualche anno più tardi il vecchio armatore preferirà pagare la sostanziosa penale prevista in uno di quei 170 articoli del contratto prematrimoniale. Un prezzo altissimo, considerato che doveva porre fine a una gigantesca farsa.
La piccola Romina nasce nel '67 e cresce in una famiglia normale. Riceve tutti i sacramenti, tranne matrimonio ed estrema unzione, e conclude gli studi facendo contenti mamma e papà. Dopo la laurea conduce una vita da randagia, soggiorna più o meno stabilmente in varie città, prima di trasferirsi definitivamente ad Olbia e fare l’insegnante di italiano e storia in una scuola superiore. Ma resta randagia inside. Ed è forse per questo che viene reclutata nella Redazione di Sardegnablogger.
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