Pare che la peste non sia stata del tutto debellata. Basta cercare su internet e i siti scientifici confermano qualche caso isolato segnalato di recente negli Stati Uniti, mentre veri e propri focolai sono quelli segnalati una decina d’anni fa in Madagascar.
Nelle mie ricerche per questa rubrica, ho però scoperto che l’ultimo episodio europeo di una certa rilevanza è datato luglio 1945 e riguardò la Corsica, tanto che tutta l’Isola venne messa in quarantena e furono adottate severissime misure sanitarie. I giornali italiani in circolazione ne diedero notizia il 20 luglio di quell’anno, senza però fornire particolari precisi.
Però qualche sito francese ne parla. La città colpita fu Ajaccio e il primo caso venne registrato a maggio, mentre divampavano i festeggiamenti per la conclusione della guerra.
La prima vittima fu una bambina che viveva in un allevamento infestato dai ratti, che trasmise la peste ad una donna che era venuta in contatto con lei negli stessi giorni.
In tutto morirono una decina di persone e il picco di maggiore preoccupazione si ebbe proprio a luglio, quando si decise di interrompere ogni collegamento con i continenti.
L’ultimo contagio accertato si ebbe il 24 luglio, dopodiché non vennero segnalati altri casi e l’emergenza cessò.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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