Io, lo ammetto, sono figlio della Hit parade targata Lelio Luttazzi quella che, ogni venerdi alle dalle 13.00 alle 14.00 scandiva (e faceva ascoltare) dopo una sigla da circo equestre e con appalusi rigorosamente falsi, i dieci brani più acquistati in Italia. Aspettavo il venerdi per capire se la mia canzone del cuore fosse arrivata in vetta o, comunque, avesse mantenuto la sua posizione ancora per una settimana. Mi serviva, poi, per discutere con i miei amici e compagni di scuola perchè ognuno – e questo accade sempre – aveva i suoi idoli musicali. Erano i tempi di Morandi e di Ranieri, ma anche dei Rolling Stones e dei Beatels ma, soprattutto, di Lucio Battisti, vero re della Hit parade. Un suo pezzo era capace di rimanere anche oltre trenta settimane in classifica. Erano gli anni della canzone del sole, il mio canto libero, Amore bello di Baglioni insieme a questo piccolo grande amore. Si ballava con i Bee Gees e gli Abba, i Santo California, gli Alunni del Sole e il Giardino dei Semplici. Musica con stacco perentorio di batteria per il ritornello e tutti a canticchiare le canzoni dell’estate. La hit parade fu inventata da una rivista statunitense “Billboard” che, il 20 luglio 1940 pubblicava la prima Hit americana. Da quel giorno si sono susseguite tantissime classifiche legate non solo alle canzoni ma ai libri, alle ragazze, ai luoghi più belli da visistare. Insomma, la classifica fa parte della nostra storia, come Lelio Luttazzi, grande direttore d’orchestra e musicista che condusse, in maniera quasi spensierata, un programma che è stato parte della vita di molti giovanotti dei tempi andati.
Abbiamo ritrovato un pezzo di una Hit parade del 1976, dove la canzone regina era “ancora tu”, di Lucio Battisti Buon ascolto!
https://www.youtube.com/watch?v=2HFcph4Ofec
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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