Il 19 giugno del 1862 il Congresso americano proibisce definitivamente la schiavitù negli Stati confederati e dichiara illegittima la proprietà degli esseri umani. È una decisione storica, che pone giustizia all’orrore di uomini e donne trattati come merce di scambio e sottoposti ad umiliazioni e violenze inaudite, ben raccontate dalla letteratura e dalla cinematografia dei nostri tempi. La legge venne rafforzata, nel settembre dello stesso anno e nel gennaio del 1863, dal Proclama di Emancipazione ordinato dal presidente americano Abramo Lincoln, convinto abolizionista. Nel secondo Proclama, si specificavano i nomi di dieci Stati tenuti ad ottemperare alla disposizione: quelli in cui l’istituto della schiavitù era più diffuso e radicato. Molti degli schiavi seppero solo dopo anni di aver ottenuto la libertà. Si stima che vennero liberati dalle catene circa quattro milioni di esseri umani.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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