Era di quasi trent’anni fa quel messaggio apparso in un’emittente americana, ma che sembrava provenire dal regno dei morti, dove Yul Brinner, deceduto poco tempo prima a causa di un cancro ai polmoni, raccomandava:
– Now that I’m gone, I tell you: Don’t smoke, whatever you do, just don’t smoke.-
Pare che l’ideatore di questa singolare campagna pubblicitaria fosse stato proprio lui, tenace consumatore di circa ottanta sigarette al giorno. Nel periodo in cui combatteva coraggiosamente contro il micidiale tumore, che ormai aveva occupato buona parte dei suoi polmoni, offrì all’American Cancer Society la porzione di un’intervista rilasciata tempo prima alla Abc.
Tra le numerose domande gli si chiedeva una raccomandazione per i fumatori, se avesse avuto l’occasione di rivolgere loro un consiglio post mortem. L’attore fu perentorio: – La società contro il cancro potrà usare quel mezzo minuto solo una volta che me ne sarò andato –
Quella violenta invettiva contro il fumo andò a cancellare il sodalizio attore-sigaretta, che era stato per lunghi anni un baluardo della cinematografia americana. Un j’accuse così netto, da uno che aveva tenuto mille volte la bionda tra le labbra davanti alla telecamera, veicolando e rafforzando quell’immagine positiva del fumatore, aveva certamente spinto alla riflessione più di uno spettatore. E così l’uomo affascinante e misterioso dei film munito dell’inevitabile sigaretta, la donna seducente delle fiction avvolta dal suo visone e nuvole di fumo sono miseramente caduti sotto il monito di un malato di cancro.
Non so quanti fumatori sia riuscito a redimere…
Però oggi a guardare Humphrey Bogart in Casablanca, per esempio, io non riesco a non pensare al terribile puzzo di sigaretta che doveva avere quell’impermeabile.
La piccola Romina nasce nel '67 e cresce in una famiglia normale. Riceve tutti i sacramenti, tranne matrimonio ed estrema unzione, e conclude gli studi facendo contenti mamma e papà. Dopo la laurea conduce una vita da randagia, soggiorna più o meno stabilmente in varie città, prima di trasferirsi definitivamente ad Olbia e fare l’insegnante di italiano e storia in una scuola superiore. Ma resta randagia inside. Ed è forse per questo che viene reclutata nella Redazione di Sardegnablogger.
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