Se avete per caso suonato una Fender allora conoscere Jimi Hendrix. E se siete riusciti a mischiare il blues con il soul, l’hard rock, la psichedelica e il funky, allora siete molto vicini a lui, al vecchio ragazzo che è passato velocemente, lasciando una traccia indelebile da queste parti: lui è Jimi Hendrix, nato a Seattle il 27 novembre 1942 e morto all’età di 28 anni a Londra, il 18 settembre 1970. Se avete la forza e l’età per ricordarvi quell’inno statunitense palesemente blasfemo suonato a Woodstock nel 1969, dove la dissacrazione, la rabbia e la bellezza estrema ne hanno fatto una delle performance tra le più amate da chi mastica il rock and roll ebbene, salite su questa strana macchina e non allacciate le cinture di sicurezza. Stiamo parlando di lui: di Jimi Hendrix. Il vecchio ragazzo che cominciò a 17 anni con un concerto in un gruppo di Seattle, a strimpellare rhytm & blues, per poi passare direttamente in tribunale perché trovato alla guida di un auto rubata. Certo, Jimi la mangiava la strada, divorava la musica e la chitarra. Girò per gli USA facendo con il suo gruppo il musicista di supporto a molti musicisti soul. Aveva appena 24 anni quanto formò il suo primo gruppo e quando conobbe Frank Zappa. Le leggende, a volte si incontrano. Però fu in Europa che Jimi conobbe la fama con Noel Redding e il batterista Mitch Mitchell: era nata la Jimi Hendrix Experience. Dovete sentirlo suonare almeno una volta per capire cosa significa essere i primi e gli unici chitarristi al mondo. Bisogna essere duri, tosti e cazzuti per lasciare allibiti chitarristi come Eric Clapton e Jeff Beck e bisogna risentirla “Hey Joe” suonata da Jimi Hendrix per capire cosa sia la musica. Poi la discesa verso vari inferni tra musica e visioni sino alla mattina del 18 settembre 1970 quando Jimi venne trovato morto dalla sua ragazza tedesca, che raccontò di un cocktail di alcool e tranquillanti. Sparì un uomo ma non il mito. I suoi assoli con la sua fender risuonano ancora e quando sentite qualcuno che dice di essere un bravo chitarrista urlategli che non ha mai conosciuto Jimi e sorridendo invitategli una birra.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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