La mattina del 18 gennaio del 1969 centinaia di fotografi e giornalisti si accalcano alle porte del municipio di Morges, capoluogo di un cantone svizzero ai confini con la Savoia.
Dal palazzo esce, sorridente, una coppia di novelli sposi. Lui si chiama Andrea Dotti ed è un trentenne napoletano col titolo nobiliare di conte, ma la sua fama la deve alla sua professione di psichiatra che qualche anno dopo avrà importanti riconoscimenti accademici.
Ma è soprattutto lei, la sposa vestita di rosa, a richiamare tanta attenzione. Perché si chiama Audrey Hepburn ed è la più famosa e forse bella attrice del mondo, protagonista di tante fortunate pellicole tra le quali si ricorda sempre Colazione da Tiffany. Lei ha già un matrimonio alle spalle e dieci anni più del suo nuovo compagno, del quale si dice si sia perdutamente innamorata durante una crociera.
Si sono sposati in Svizzera perché lei ha una villa nel distretto di Morges, nel piccolo paesino di Tolochenaz dove avrebbe poi trascorso gran parte della sua vita. La notizia del matrimonio viene riferita persino dal quotidiano comunista L’Unità. Sia per la fama della diva britannica, ma anche perché a far da testimone al professor Dotti è “il compagno Renato Guttuso”, come si legge nella corrispondenza del giorno dopo. La moglie del famoso pittore è zia di Dotti.
Dal matrimonio, l’anno seguente, nascerà un figlio, Luca. Dopo 13 anni, nel 1982, il divorzio, che la Hepburn motiverà accusando il giovane marito di tradimento.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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