Are you voting Remain or Leave?
Per cercare di avere un’idea sulla questione Brexit ho dovuto far ricorso al metodo apparentemente più facile. Quello di inviare un messaggio su whatsapp alla cara Lillian, amica residente in Gran Bretagna, per chiederle cosa abbia intenzione di fare giovedì, quando insieme a tutti i britannici sarà chiamata ad decidere se stare dentro o fuori dalla UE. Lillian è arrivata in Gran Bretagna oltre 20 anni fa dall’Honduras, svolto ogni genere di lavoro, fatto due figli “con due uomini diversi”, come precisa sempre. Del suo paese ha mantenuto ricordi, cucina – a casa sua si mangia 24/24- e accento, anche se insegna inglese per stranieri in un college. Il perché vi dia questi dettagli sarà più chiaro in seguito. Prima dell’invio del messaggio ho fatto ricorso a sistemi che non hanno aiutato a chiarirmi le idee sulla Brexit. Dai troppi tecnicismi, al neutralismo della BBC, ai pezzi della stampa italiana, tutti mi hanno lasciato le idee così com’erano: confuse. Come potrebbe essere altrimenti, se anche il primo ministro Cameron viene sospettato di non avere avuto una decisione chiara fino a poco tempo fa? Se la stessa osservazione viene scritta per il laburista Corbyn? Se per ogni articolo che sposa la tesi secondo la quale l’uccisione della deputata laburista Jo Cox abbia fatto guadagnare terreno agli europeisti, è possibile trovarne un altro che dice l’opposto? Se, ad esempio, la deputata conservatrice Baroness Warsi ha cambiato idea nel corso della campagna elettorale, passando dal Leave al Remain? Insomma, mi sono rifugiata in alcuni articoli de Il Manifesto, confermando la tesi secondo cui, molto spesso, nel tentativo di costruire un’opinione si cerchino fonti che rassicurino la nostra idea, anche se incerta, piuttosto che voci che la mettano in discussione. Cosa dicono questi articoli? Che la working class, quella su cui piovono pietre, per citare il mio amato Ken Loach, è più attratta dall’uscita; che l’UE non è roba per i britannici; che è probabile che Cameron abbia cercato ottenuto rassicurazioni – economiche s’intende- per schierarsi per una permanenza. E che, che ci sia Brexit o no, l’Europa così com’è sia tutt’altro che un progetto di cui andare fieri. E Lillian? Cosa ha risposto Lillian, emigrata dall’Honduras che, per come me la ricordo, nulla c’entra con Farage? LEAVE, ha digitato su whatspp. E così, mi terrò confusione e il ricordo delle sue tortillas.
Renatino e i misteri di Roma (di Giampaolo Cassitta)
Cara Cora (di Francesco Giorgioni)
The show must go on (di Cosimo Filigheddu)
Vincerà Mengoni. Però… (di Giampaolo Cassitta)
Ero Giorgia, e ricanto. (di Giampaolo Cassitta)
Piacere, Madame. (di Giampaolo Cassitta)
Se son fiori spariranno (di Giampaolo Cassitta)
Ma Sanremo è Sanremo? (di Giampaolo Cassitta)
Pacifisti e pacifinti (di Simone Floris)
Lo specchietto (di Salvatore Basile)
Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
Papa Fazio (di Cosimo Filigheddu)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design