Mi chiedo come mai nessuno abbia tratto un film dalla tristissima vita di Merope Bendotti, morta a 83 anni il 17 gennaio del 1987.
Dopo aver passato sessant’anni della sua vita in ospedale, senza mai uscirne per un solo giorno, attraversando nella sua stanza dell’Estense di Modena il ventennio fascista, la guerra e i bombardamenti, la liberazione e i primi quattro decenni di democrazia e Repubblica.
Sarò cambiato qualcosa, per lei, che del mondo sapeva nulla?
Il caso di Merope venne a galla nel 1979, quando gli scrutatori di un seggio elettorale andarono a raccogliere il voto dei degenti all’ospedale Estense. E lì trovarono lei, ormai settantacinquenne. Poche sommarie verifiche bastarono a stabilire che in quel letto la povera donna ci era finita, per la prima volta, nel 1927.
Era nata nel 1904 nelle campagne di Modena e subito aveva conosciuto i rigori della vita, essendo stata abbandonata dai genitori. Visse l’infanzia in un orfanotrofio, poi venne adottata da una famiglia di contadini dai quali venne malamente sfruttata.
Fuggì, lavorò per un breve periodo come domestica, poi i suoi polmoni malati le impedirono ogni attività che comportasse un certo sforzo fisico.
Nel 1927 venne ricoverata e da quell’ospedale non uscì mai, per sessant’anni. Nel 1979, quando si conobbe la sua storia anche l’inviato del New York Times venne in Italia per intervistarla.
Avrà vissuto momenti di gioia, avrà conosciuto l’amore Merope Bendotti?
Sarà valsa la pena vivere sessant’anni da reclusa, in un letto d’ospedale, come un’ergastolana della corsia sanitaria?
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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