Le visite al sito di Sardegnablogger hanno superato i 15 milioni, risultato raggiunto nei giorni scorsi dopo poco più di due anni di pubblicazioni. È un numero che fa un po’ paura, tanto è grande, ma ci fa anche sentire orgogliosi. Non abbiamo speso un euro per promuovere il nostro lavoro e il seguito che ci siamo conquistati è stato ottenuto con la forza delle nostre idee e quella regolare, incessante attività quotidiana, pianificata la sera prima ma sempre modificabile in corsa, a seconda degli eventi. Siamo tutti volontari, nessuno di noi ha mai guadagnato un centesimo da Sardegnablogger ma ci interessa mantenere vivo il nostro piccolo spazio di democrazia e libero dibattito, in tempi in cui ciascuno di noi avrebbe il dovere di difendere questi valori. Sardegnablogger non ha linea editoriale, non deve lanciare candidature e non serve a sostenere questo o quel progetto politico. Con tutto il rispetto per quei blog, il nostro non è quel tipo di blog. E non morirà dopo le prossime elezioni politiche, perché guarda oltre. Grazie a tutti voi per la vostra attenzione.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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